È stato reso pubblico il dispositivo della sentenza del processo contro “i disoccupati Bros”.
Un processo costruito sulla scorta di un teorema giudiziario della Procura della Repubblica, il quale punta a equiparare le lotte sociali a una sorta di “associazione a delinquere”. Si tratta di un’interpretazione che accomuna automaticamente un significativo ciclo di lotte sociali nato nell’area metropolitana napoletana alle più odiose forme di “criminalità organizzata”.
Infatti, questa sentenza non cancella l’assurda richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, ma si limita a “prescriverla”, a causa dei tempi processuali.
Potere al Popolo è sempre stato solidale con i movimenti di lotta dei disoccupati napoletani, molti nostri aderenti hanno fatto parte di questa stagione di lotta e – naturalmente – la nostra solidarietà e vicinanza militante è scontata ed incondizionata.
Abbracciamo le compagne e i compagni che hanno ricevuto alcune condanne e ci rendiamo disponibili per tutte le iniziative di solidarietà e di controinformazione che saranno necessarie.
Potere al Popolo invita movimenti di lotta, associazioni e le altre realtà dal basso a un pronunciamento collettivo contro questa grave sentenza che è, soprattutto, un pesante monito contro una auspicabile ripresa delle lotte popolari e del protagonismo collettivo.
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