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A Napoli in piazza per il diritto all’abitare, contro gli effetti dell’overtourism

Venerdì 13 dicembre, da piazza Dante a Napoli alle ore 17 partirà un corteo per le strade della città in difesa al diritto all’abitare organizzato dalla Rete SET – Campagna Resta Abitante.

L’emergenza abitativa nel nostro paese investe le classi popolari a tutte le latitudini: lavoratori (ormai in gran parte “working poor”), studenti, giovani e pensionati trovano sempre più difficoltà non solo ad arrivare a fine mese e a pagare l’affitto, ma spesso anche a trovare un alloggio adeguato.

A Napoli l’esplosiva turistificazione che ha investito soprattutto i quartieri del centro ha peggiorato di gran lunga la situazione. Per i settori sociali più esposti alla crisi e all’instabilità economica i diritti alla casa e ad abitare dignitosamente la città sono sempre più negati.

Si riscontra inoltre una svendita “velata” pezzo a pezzo della città – patrimonio immobiliare, parchi e spazi verdi, beni culturali e monumentali venduti o affidati a gestione privata. Uno svuotamento della metropoli a soli fini mercificatori che investe non solo il centro storico, ma si espande da Bagnoli a Napoli Est, dal porto alle periferie interne.

Ciò richiede un’opposizione sociale alla presente amministrazione comunale che dall’inizio del suo mandato ha manifestato chiaramente l’interesse di trasformare la città in una vetrina per pochi. La Rete SET con la sua Campagna “Resta Abitante” porta avanti da mesi un’attività di informazione e di agitazione sul tema, portando avanti una petizione cittadina per la regolamentazione delle case vacanze e serie politiche abitative (https://restabitante.org/raccolta-firme/)

Riportiamo qui di seguito l’appello della Rete SET.

***

RESTIAMO ABITANTI DELLA NOSTRA CITTÀ!
Costruiamo la mobilitazione cittadina!

Quanto costa sta giungla?
Nun ‘o ssapevo ancora
E chi ‘o ssapeva ca io stevo
A rischio d’estinzione
[…]
Ma a nuie che ce resta
‘e sta gente ca passa
E che consuma sta festa?

Safari – Ngasa Ngasa

 

Come ci ricorda l’Osservatorio turistico urbano inaugurato dalla giunta Manfredi per il Comune di Napoli, Napoli è la città italiana – dopo Roma – in cui i turisti restano più a lungo con una media mensile che oscilla intorno a un milione e 200mila pernottamenti. Nel 2025 per il Giubileo si attendono oltre 18 milioni di turisti.

La risorsa che il turismo sfrutta è la città e il suo territorio, che viene messo a valore attraverso ingenti finanziamenti pubblici per costruire il brand e il marketing cittadino, la privatizzazione di spazi pubblici per lasciare spazio alle attività di ristorazione, la sottrazione di case per gli abitanti per destinarle sempre di più ad uso turistico e ricettivo, la limitazione dell’accesso al mare nelle poche zone disponibili per la balneazione, l’inquinamento che cresce ovunque dalle navi da crociera ai voli continui all’aumento del traffico su gomma.

Un terzo del valore aggiunto generato dal turismo riguarda l’utilizzo della casa di proprietà per affitti turistici. Quindi chi si appropria di un terzo di questa ricchezza è chi ha una o più rendite immobiliari. Si arricchisce chi ha già proprietà e vive letteralmente di rendita. È un’enorme ingiustizia.

La crescita esponenziale degli affitti brevi, bnb e case vacanza ha drogato il mercato immobiliare e, come conferma la società di consulenza immobiliare Nomisma, è sufficiente ormai locare una casa ai turisti per 120/130 giorni l’anno per ottenere la stessa redditività di una locazione ordinaria.

Così i valori immobiliari schizzano e ormai una casa in affitto a Montesanto costa quanto una casa a Posillipo, cresce il disagio abitativo in una città che ha quasi il 40% di popolazione in affitto, aumentano gli sfratti e complessivamente le disuguaglianze.

L’incidenza dell’affitto sui redditi ha superato il 40%, al centro storico di Napoli si arriva al 60%, l’edilizia residenziale pubblica è ferma, sono solo i proprietari, nei fatti, a stabilire le condizioni di quello che dovrebbe essere un diritto, l’accesso alla casa. Più della metà dello stipendio per pagare l’affitto e pretesa di garanzie economiche sempre più selettive.

È un ricatto che mette sempre più in difficoltà famiglie, precari/e, student* Dal 2022 sono diventati oltre diecimila gli sfratti esecutivi in città mentre manca del tutto una regolamentazione degli affitti extra-alberghieri cosi come le politiche per sostenere il diritto alla casa, anche per la privatizzazione del patrimonio disponibile.

È tempo di mettere la pubblica amministrazione, a partire dalle giunte comunali e regionali, di fronte alle loro responsabilità!

I lavoratori e le lavoratrici dei settori alberghiero e extra-alberghiero e della ristorazione secondo l’INPS per oltre il 64% sono poveri. Secondo gli ultimi rapporti dell’Ispettorato, il 76% delle aziende della ristorazione controllate ha presentato irregolarità, oltre il 30% del personale era completamente a nero. E non va meglio a chi lavora nel settore dei beni culturali perché spesso ha salari da fame, che non arrivano nemmeno a 10 euro l’ora. Salari da fame e condizioni di precarietà inaccettabili.

Per questo abbiamo cominciato a organizzarci e facciamo appello a tutte le realtà cittadine che ogni giorno difendono con piccole e grandi azioni collettive il diritto a una città aperta, inclusiva, pubblica e davvero vivibile e dignitosa per tutte e tutti. Lo abbiamo visto nelle piazze a Madrid, a Barcellona e in tante altre parti d’Europa.

Organizzarsi è possibile, rispondere a queste ingiustizie è possibile!

 

PER IL DIRITTO ALL’ABITARE
Over-Tourism, 11.000 case vacanza, 12.000 sfratti, caro affitti, danni ambientali… stop!

Venerdi 13 dicembre ore 17.00 da piazza Dante

Manifestazione Cittadina (in contemporanea con altre città come Roma)

  • STOP B&B: per un regolamento comunale che limiti le case vacanza (vedi la petizione con migliaia di firme raccolte a Napoli)
  • Moltiplicare i condomini sociali, studentati, offerta abitativa pubblica
  • No Sgomberi senza soluzioni
  • Blocco sfratti per morosità incolpevole
  • No alla totale mercificazione dello spazio pubblico con tavolini e Dehors, basta gestione privatistica di spiagge, parchi e beni culturali
  • Riqualificare/Rilanciare patrimonio Erp e una nuova legge nazionale sull’equo canone
  • Tutela dei diritti dei lavoratori del turismo da precarietà e lavoro nero
  • Basta Over-Tourism senza limiti: salvaguardiamo vivibilità, diritti e ambiente da speculazione e inquinamento
  • No al DDL 1660: servono case e diritti non nuovi reati!

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