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Bologna giovedi in piazza. La crisi la paghino i ricchi! Nessun ricatto tra salute e reddito

Potere al Popolo comunica la sua adesione alla mobilitazione lanciata dall’USB giovedì 29 alle 18.30 in Piazza del Nettuno

La crisi la paghino i ricchi! Nessun ricatto tra salute e reddito

Le proteste di questi giorni, partite dalla piazza di Napoli, stanno mettendo a nudo i problemi reali di tutti noi: la salute e il reddito di fronte alla pandemia e alla crisi economica. Governo e Confindustria ci ricattano, dicendo che dobbiamo scegliere tra il rischio di contagiarci e contagiare pur di lavorare e il rischio di non arrivare a fine mese pur di non contagiarci.

In entrambi i casi siamo noi a dover pagare l’incapacità delle classi dirigenti economiche e politiche di pianificare la gestione del paese. ORA BASTA COI RICATTI!

La crisi sanitaria è serissima, il governo ha sprecato i mesi estivi sui banchi a rotelle e i maxi finanziamenti a Confindustria, invece di costruire i meccanismi di prevenzione e tracciamento, invece di assumere personale nelle strutture sanitarie pubbliche. Ora Conte arriva di nuovo a intervenire in ritardo, cercando da una parte di garantire la continuità della produzione a Confindustria e dall’altra di apparire decisionista chiudendo alcune attività nei servizi.

E questi provvedimenti vanno a colpire molti settori in cui il lavoro è precario, spesso nero o grigio, in cui le attività sono state messe in ginocchio dai mesi di chiusura e dalle inevitabili restrizioni sanitarie.

Ora è il momento di garantire un reddito di pandemia a chi resta senza lavoro, di sospendere affitti e utenze per gli inquilini e per le piccole attività commerciali. È il momento di andare a prendere le risorse dai profitti di chi guadagna da questa crisi!

La curva dei contagi e dei morti sta salendo oltre ogni livello di guardia, il governo nazionale deve smetterla coi giochetti di rimbalzo con le regioni (che siano Fontana, Bonaccini o De Luca poco cambia) e assumersi la responsabilità di chiudere dove ce n’è bisogno, assumersi il carico di sostenere chi si ritroverà senza poter lavorare.

Noi rifiutiamo il ricatto tra diritto alla salute e diritto al reddito, rifiutiamo di farci trascinare nel gioco dei media che vuole inserire tutte le proteste nel calderone dei negazionisti, dei fascisti o ancora più fantasiosamente dei camorristi.

Vogliamo indicare quelle che a nostro avviso sono le soluzioni d’emergenza:

  • I lockdown vanno fatti e rapidamente nei territori dove la diffusione del virus li rende necessari per ridurla drasticamente;
  • va introdotto subito il reddito d’emergenza in forme congrue e credibili per chi deve fermare la propria attività lavorativa o commerciale;
  • vanno fatti i tamponi di massa sull’intera popolazione, a cominciare dalle zone che vanno in lockdown; il che significa che personale e strutture sanitarie vanno rafforzate con questo scopo e con le dovute e necessarie assunzioni.

Per questo saremo in piazza questo giovedì e andremo avanti, perché il sistema è malato, uniti siamo la cura!

Per informazioni: Riccardo Rinaldi 342.7462827

https://www.facebook.com/events/424786011841096/

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