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Modena. Cresci@mo in una città pubblica e non privata

Due altre scuole d’infanzia esternalizzate dal Comune. A comunicarcelo sono stati i genitori del Cesare Costa e del San Pancrazio di Modena che hanno lanciato un appello alla mobilitazione per giovedì 24 giugno.

E’ ormai da tempo che Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano sono mobilitati, contro la privatizzazione dello Stato Sociale e un metodo amministrativo locale che guarda maggiormente al bilancio che alla qualità del servizio reso ai suoi cittadini. Soprattutto, con questa ennesima operazione di esternalizzazione, questa amministrazione, che si vanta di differire dai progetti liberisti enunciati e difesi dalla destra di questo paese, conferma di operare con le medesime formalità ed obiettivi. Ovvero, quelli della rinuncia di avere un ruolo guida nella tutela culturale e formativa dei suoi cittadini. A cominciare dallo smantellamento progressivo del sistema educativo di servizi 0/6 attualmente a gestione diretta comunale, affidata ad una fondazione che, sebbene sia interamente pubblica, si muove come un soggetto privato a tutti gli effetti.

 

La Giunta, con il perseverare di questa condotta, anziché attuare necessarie azioni politiche anche di lungo corso per mantenere la gestione pubblica, sceglie la strada della delega ai privati enunciando così una reale sconfitta progettuale e politica che guarda al futuro di questa città.

Più volte abbiamo offerto, inascoltati, a questa città un percorso alternativo e oggi questo è il risultato. Ci teniamo a ribadire alla città e alla classe politica che domina incontrastata nel tempo la nostra provincia e regione, che altre sono le scelte serie da compiere. Anche in controtendenza, se necessario, ai vincoli legislativi imposti dal governo. Questo lo insegna la storia della nostra città che forse gli attuali amministratori hanno completamente e forse volutamente scordato.

E’ ora che questa Giunta rimetta in movimento una capacità progettuale che da troppo tempo manca in quell’aula di Consiglio. Non è infatti un caso se i consigli di gestione delle Scuole dell’Infanzia Cesare Costa e San Pancrazio, insieme a Priorità alla Scuola, scendono in piazza per chiedere un rapido e deciso cambio di rotta all’amministrazione comunale. Chiedono che gli sia riconosciuto il diritto come genitori e cittadini, di essere coinvolti; di poter far parte “…di un percorso che mette al centro ciò che vogliamo per i nostri bambini, per tutti i bambini e dunque per la città che verrà”.

Un futuro progettuale a cui noi, come organizzazioni politiche e partitiche, non vogliamo sottrarci anche se per quella manifestazione gli organizzatori hanno richiesto di non apparire con bandiere e simboli di partito. Una libertà di scelta che rispettiamo ma non possiamo condividere perché lo riteniamo un grave attacco alla rappresentanza democratica sancita dalla nostra Costituzione, che attribuisce ai partiti, insieme all’associazionismo, una modalità alta di partecipazione attiva da parte della cittadinanza alla vita politica e progettuale del paese.

Segnaliamo anche, con preoccupazione, che spesso questa scelta maschera uno schieramento sotterraneo con altri soggetti partitici che sempre più in questa città hanno il compito di controllare, incanalare e affievolire il dissenso in funzione di una perpetua continuità che da anni ingessa anche lo sviluppo serio di questa città.

Auspichiamo quindi che anche a Modena le manifestazioni tornino ad essere inclusive per tutte le forze politiche e partitiche presenti sul territorio che ne condividono i principi e gli obiettivi.

Rifondazione Comunista Modena

Potere al Popolo Modena

Partito Comunista Italiano – Federazione di Modena

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