Oggi abbiamo voluto dare il nostro “benvenuto” alla presidente della commissione europea nella strada che porta al palazzo della Regione, accolta a Bologna da Bonaccini e dalla Meloni, venuta a fare la sua passerella politica (senza reali aiuti) ed a propagandare la vicinanza delle istituzioni europee alle popolazioni colpite dal disastro climatico: quello stesso disastro che l’UE stessa ha contribuito a creare e che oggi sta aggravando abbandonando ogni parvenza di transizione ecologica per fare la guerra a Russia e Cina.
Mentre il disastro ecologico avanza, l’UE -interessata solo ad aprire nuovi spazi di mercato per garantire i profitti e la competitività delle rapaci aziende europee- ha deciso prima di adottare una finta transizione ecologica che ci spaccia come “verdi” il gas ed il nucleare, e poi con la guerra ha abbandonato ogni greenwashing per rompere i legami energetici con la Russia ed abbracciare l’economia di guerra.
Un’economia di guerra che -alla faccia della retorica green dell’UE- sdogana il fossile riabilitando il carbone ed il petrolio ed importando il costosissimo GNL, e soprattutto dirotta risorse fondamentali che dovrebbero andare per una vera transizione ecologica e per la sicurezza dei territori al comparto militare industriale.
Infatti per procedere al riarmo e per portare avanti la guerra non solo si fanno enormi investimenti ma -notizia di poche settimane fa- verrà permesso di utilizzare i fondi del recovery fund per produrre armi e munizioni, inoltre -notizia di pochi giorni fà- il traffico di armi in Europa sarà esentato dalle tasse per l’emissione di CO2.
Le munizioni, le armi: questa è la vera faccia “verde” dell’UE. I costi materiali ed ambientali di questa “transizione ecologica” ricadono sulle classi popolari e le giovani generazioni, con l’inflazione ed il carovita, ma anche e soprattutto con la devastazione del nostro pianeta e con la sempre maggiore esposizione a disastri climatici come quello avvenuto da noi in Emilia Romagna che ha causato ben 15 morti.
Per questo oggi abbiamo voluto dire forte e chiaro ad Ursula che non è la benvenuta. è ora di dire basta, è ora di farla pagare a chi ci sta portando in guerra e ci sta facendo pagare i costi del disastro ecologico. Per questo scenderemo in piazza il 2 giugno: dopo la tanta solidarietà dimostrata in questi giorni, e che continuerà nelle prossime settimane, dopo le brigate organizzate tutti i giorni per dare una mano alla popolazione colpita, è tempo di mobilitarsi contro i responsabili: dal PD delle grandi opere inutili all’Unione Europea delle armi!
MANIFESTAZIONE REGIONALE 2 GIUGNO, PER LA TERRA CONTRO LA GUERRA!
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Piergirolamo
Non si puo’ che approvare queste manifestazioni.Spero di poter esserci.