A Ravenna venerdi c’è stato un presidio insieme a lavoratori e studenti al porto di Ravenna per denunciare la complicità del nostro paese e del governo Meloni con Israele. Oggi infatti transitava dal porto di Ravenna una nave della ZIM, compagnia israeliana che trasporta armi per il massacro in Palestina.
In tutta Italia così come nei paesi occidentali si moltiplicano le azioni di protesta contro Israele e di solidarietà con la Palestina: stamattina compagne e compagni di Potere al Popolo, Unione Popolare e Partito Comunista Italiano hanno sfidato il divieto di manifestare davanti a Montecitorio esponendo le bandiere palestinesi, continuano le azioni di boicottaggio contro le aziende complici di Israele, dopo i ripetuti sanzionamenti dei Carrefour. La mobilitazione internazionalista per la Palestina costringe Stati e multinazionali a isolare Israele, mentre l’Italia si è colpevolmente astenuta dalla risoluzione dell’ONU che chiedeva un immediato cessate il fuoco.
Oggi a Ravenna abbiamo voluto ribadire che l’Italia deve uscire dalle guerre, partendo dal fermare il commercio e il transito di armi dal nostro paese, come ci ha insegnato l’esempio dei lavoratori portuali che hanno bloccato i carichi di armi a Genova come a Salerno, e dei lavoratori degli aeroporti di Pisa.
Per questo continuiamo a dire: fuori l’Italia dalle guerre, con la Palestina fino alla liberazione
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa