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Casalecchio. Potere al Popolo non partecipa al dibattito con il SAP: “Chieda scusa per la morte di Aldrovandi”

Potere al Popolo, e di conseguenza anche il candidato Sindaco di sua espressione, Odorici Marco, non parteciperanno all’iniziativa promossa dal SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) prevista per il giorno 30 maggio a Casalecchio intitolata “Sicurezza e Decoro”.

La scelta della non partecipazione è prettamente politica e si basa sulla coerenza che il nostro gruppo politico ed il suo Candidato Sindaco hanno nei confronti della vicenda di Federico Aldrovandi ed il rispetto per la famiglia di “Aldro”. Proprio Odorici fu promotore nel 2006 di un Ordine del Giorno in Consiglio Comunale per fare piena luce sulla morte di Federico, un O.d.G. assunto dai Partiti della Maggioranza di allora e votato poi in Consiglio all’unanimità.

Questo rende per noi incompatibile un dialogo con un’associazione come il SAP che più volte si è schierata dalla parte dei poliziotti condannati per l’omicidio di Federico e ha invece attaccato la famiglia. 

Alla sentenza che ha fatto piena luce sulla morte di Federico, dimostrando la colpevolezza degli agenti che lo fermarono quel 25 settembre del 2005, la posizione del SAP è stata più volte di vicinanza ai colpevoli, con gli applausi al congresso di Rimini del 2014 e la richiesta di revisione del processo. Non solo, alcuni mesi fa lo stesso Sindacato si è dichiarato parte civile in un processo che vedeva come imputato il noto “Chef Rubio” per un tweet giudicato offensivo nei confronti dei poliziotti condannati per la morte di Federico.

l fatto che nessun leader di questo Sindacato ha mai cercato di fare un passo indietro nei confronti della famiglia Aldrovandi cercando un contatto riparatorio rispetto al clima infuocato di quegli anni, ci fa riflettere molto sulle posizioni politico sociali di questo Sindacato.

Anche le domande preparate dal SAP per il confronto odierno ci fanno riflettere su che tipo di Società si prefigura e cosa pensa che sia Casalecchio. Dalle domande poste pare che sul territorio ci siano delitti di ogni genere sempre, ma la realtà è ben diversa.

Proprio per questo noi non vediamo assolutamente la necessità di un commissariato a Casalecchio essendoci già una Caserma dei Carabinieri. Non possiamo nemmeno immaginare che gli agenti debbano essere dotati di arma lunga da sparo o del taser. Né possiamo avallare una discussione che parte dall’assunto che tutti i giovani sono criminali e che l’unica risposta sia quella securitaria. Abbiamo visto le schedature di massa al Gran Reno, supportate addirittura dall’esercito, e la cui responsabilità politica è dei partiti che fanno parte della maggioranza, da cui a oggi non abbiamo ancora sentito dire una parola sulla questione. 

L’idea di sicurezza del SAP è preoccupante, soprattutto in una società che negli ultimi anni ha subito continue strette repressive. Queste hano colpito in particolare le lavoratrici e i lavoratori, chi lotta per avere una casa e i migranti, specialmente con i Ministri degli Interni Minniti, Salvini e ora Piantedosi, il quale a Bologna collabora con il democratico Lepore mentre a livello nazionale introduce un nuovo e pesante “decreto legge sicurezza”.

Per Aldrovandi e la sua famiglia, e per la nostra posizione antifascista non possiamo accettare un confronto con chi ha queste posizioni.

 

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