Partenza alle ore 17.00 dal Parco della Zucca per la manifestazione cittadina verso il Tecnopolo contro il piano “La Bologna del futuro”
Oggi vogliamo portare in piazza un’idea diversa della Bologna del futuro rispetto a quella dei centri di potere, del sistema-PD e delle archistar chiamate a raccolta dal Corriere della Sera al Tecnopolo.
Quella che abbiamo oggi e che viene proiettata nel futuro con questi eventi è una città negata, negata a chi ci vive, ci lavora, ci studia ed è schiacciato sempre più dal costo dell’abitare e del vivere, negata a chi vorrebbe avere una socialità fuori dai circuiti della city of food, negata a chi non vive in centro vicino ai pochi “rifugi climatici” e vive invece nei tanti quartieri in cui lo stesso Comune non riesce neanche a mappare una fontanella.
Il futuro di Bologna è una lotta per una città pubblica e demilitarizzata, a misura di chi abita, lavora e studia a Bologna e non degli ipotetici “professionisti” da attirare col Tecnopolo, quando sappiamo bene che quello che si attira davvero sono nuovi piani per nuovo cemento. Una città a misura di chi qui spende la sua vita invece che a misura di 10 milioni di passeggeri all’Aeroporto Marconi che passano giorno e notte sopra la testa di chi vive in Pescarola, invece che a misura di pochissimi proprietari immobiliari che estraggono profitti record dagli affitti brevi finendo poi a strozzare chi deve pagare affitti o mutui.
Una città demilitarizzata perché insieme alla trasformazione a fini di profitto corre anche la trasformazione a fini militari, con la ricerca piegata al “dual use” che è solo un debole paravento per la ricerca della filiera della guerra, con l’illusione che le decine di crisi industriali del nostro territorio possano essere risolte agganciandosi a poche possibili commesse dalla Leonardo o del “consorzio aerospaziale” promosso dalla Regione di De Pascale.
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