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Quanto avvenuto a Roma dimostra il fallimento delle politiche di accoglienza

Le cariche ai danni delle donne e degli uomini in Piazza Indipendenza a #Roma sono l’espressione dello stato di salute delle politiche sociali nella Capitale ed in generale in giro per l’Italia.

Le persone insieme ai loro figli erano già state sgomberate dall’immobile in via Curtatone, mentre il Comune di Roma continua a sprofondare nel buio dell’inadeguatezza politico amministrativa. Fallendo in pieno ogni politica per il diritto all’abitare e per l’accoglienza oltre ad avvallare ulteriormente la svendita della città.

Questo disumano sgombero, a suon di idranti, fermi di polizia, repressione urbana, posto in campo davanti a minori e persone vulnerabili, già vittime di tortura nel Paese d’origine, rifugiate e profughi si sommano alle altre persone sgomberate negli scorsi giorni dall’immobile a via Quintavalle, a Cinecittà, e ora accampati a piazza SS. Apostoli in attesa di una soluzione abitativa dignitosa. Tutto ciò mentre a Roma vi sono numerosi immobili sfitti, indisponibili a chi ne ha bisogno.

Si spendono fiumi di inchiostro da parte delle istituzioni dicendo che alcuni dei rifugiati e i profughi di via Curtatone hanno rifiutato la proposta di collocazione del Comune a Rieti, ma poco si dice di quanto i beneficiari fossero inseriti nel tessuto sociale territoriale romano dove andavano a scuola per cui una siffatta soluzione sarebbe impraticabile da un punto di vista logistico. A meno che non si voglia considerare queste persone come meri pacchi da spostare a proprio piacimento ogni volta che le istituzioni decidono che alcune pedine vanno spostate, privi quindi di autodeterminarsi in quanto esseri umani.

Gli ultimi episodi avvenuti nella Capitale dimostrano il pieno fallimento delle politiche dell’accoglienza in Italia, dove si ragiona solo per emergenza e in nome del profitto, generando mostri come la nota vicenda di “Mafia Capitale”.

Le risorse umane ed economiche per accogliere ci sono, mentre a mancare è la volontà politica trasversalmente parlando. Questi episodi ci interrogano anche sulla necessità della costruzione di un movimento per la giustizia sociale ed antirazzista. Un tema non più rinviabile e che dovrà partire dal protagonismo di chi oggi viene marginalizzato e criminalizzato.

La CISPM Italia sarà sempre al fianco degli ultimi indipendentemente dalla loro provenienza geografica. Saremo alla manifestazione di sabato 26 Agosto alle ore 16 a Piazza dell’Esquilino.

 

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