Il degrado, l’abbandono e la cattiva gestione del patrimonio pubblico non è colpa degli inquilini.
Asia-Usb chiede un tavolo sulla gestione delle case.
La rabbia degli inquilini delle case popolari di Roma contro l’abbandono dei quartieri, il degrado delle case, la politica degli sfratti che colpisce anziani, disabili, i settori piu’ poveri!
Lunedì 23 ottobre circa 400 abitanti delle case popolari, una parte dei quali considerati senza titolo, sostenuti da ASIA-USB, hanno occupato il dipartimento al patrimonio.
Il perdurare degli sgomberi è la rappresentazione concreta della lotta ai poveri in questa città.
Come ASIA-USB abbiamo sempre dichiarato l’urgenza di dare risposte politiche ad un tema che è sociale e non di ordine pubblico. Per questo insistiamo con la nostra rivendicazione di una verifica degli alloggi liberi e che ancora non sono stati assegnati. Non ha senso buttare in mezzo alla strada famiglie, disabili, anziani e lasciare molte case libere.
Queste motivazioni sono quelle che abbiamo esposto al Vice-capo del Gabinetto del sindaco, il quale dopo un colloquio telefonico con l’assessore Castiglione, ci ha confermato l’incontro per l’8 novembre. La precarietà quotidiana, il degrado delle periferie, l’abbandono della gestione della cosa pubblica, i continui sfratti ingiustificati, oggi hanno generato una risposta rabbiosa che è sfociata in momenti di tensione, rendendo palese il clima che si sta alimentando nella nostra città.
Siamo dispiaciuti ed esprimiamo solidarietà per l’incidente accorso ad un dipendente del comune che nella concitazione del momento è rimasto lievemente contuso.
Ma ribadiamo la nostra volontà di continuare un percorso che porti alla legittimazione di chi ha il problema dell’emergenza abitativa, consapevoli che la Regione Lazio è il soggetto deputato alla soluzione definitiva.
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