Le ragioni del nostro sciopero in ATAC:
Siamo stati da subito contro la soluzione del Concordato, perché è una strada molto difficile da portare a termine. Soprattutto senza ritorno. Se qualcosa va storto ATAC fallisce. Se invece dovesse andare a buon fine, ATAC avrebbe risolto i problemi del debito pregresso con i fornitori ma rimarrebbe inalterato quello con banche ed istituzioni oltre a quello di esercizio che, al momento, somma circa un miliardo complessivo di debito. Quindi ATAC continuerebbe a camminare sull’orlo del baratro. Sempre che i fornitori decidessero di continuare a garantire i pezzi di ricambio accettando di aprire una nuova linea di credito.
Perché aveva bisogno di essere supportata da un piano industriale che garantisse la liquidità necessaria al ristoro annuo dei creditori. Soldi che, come temevamo, sono stati presi dalle tasche dei lavoratori, attraverso un vergognoso piano industriale e l’accordo sottoscritto dai soliti sindacati gialli, che tra le altre cose ha innalzato dell’orario di lavoro settimanale da 37 a 39 ore.
• Il lavoratore del TPL romano ha dovuto (suo malgrado) assistere inerme al saccheggio quotidiano dell’ azienda (prima Metro-Trambus e poi ATAC) messo in atto da dirigenti gestiti dalla politica e dai sindacati concertativi aziendali, attraverso inutili consulenze, appalti milionari, assunzioni di amici, aumenti di parametri, ricostruzioni di carriera per i sindacalisti, con di contro il servizio di trasporto offerto alla cittadinanza che scadeva sempre più a livelli disastrosi.
• Con le ultime amministrazioni i lavoratori hanno dovuto sopperire in prima persona alla mancanza di programmazione e alla diminuzione costante dei fondi regionali, destinati al rinnovo e alla manutenzione dei mezzi circolanti, attraverso il sacrificio della loro vita personale e con la loro quotidiana collaborazione e buona volontà.
• I lavoratori ATAC, costretti a guidare mezzi stracolmi, vecchi e malandati, su strade massacrate da buche e voragini, in mezzo ad un traffico caotico, utilizzando le poche corsie preferenziali, stanno subendo un aumento delle malattie e patologie professionali (percentuale di malattie professionali più alta d’Italia); la salute viene messa in pericolo anche a quei lavoratori che quotidianamente lavorano nelle gallerie della metropolitana sature di polveri inquinanti perché non viene fatta la depolverizzazione; la criminalizzazione quotidiana dalla stampa al servizio di lobby interessate a prendersi ATAC con due soldi va ad aumentare la percentuale di rischio aggressioni.
LE RAGIONI DEL NOSTRO SCIOPERO IN ROMA TPL:
L’apertura del Comune di Roma alla gestione del privato del 20% del tpl, ha portato solo ad un peggioramento dei servizi e la perdita dei diritti e del salario per i lavoratori.
I cittadini delle periferie sono tra quelli più penalizzati, vista l’ingente mole di corse che saltano. L’amministrazione, in questa situazione imbarazzante, fa finta di non vedere e gira la testa, disinteressandosi finanche del problema degli stipendi che non vengono pagati regolarmente.
Le promesse di reinternalizzazione fatte ai lavoratori in campagna elettorale ormai sono state smentite dal nuovo bando di gara, che prevede un aumento dei km ai privati da 35 a 45 milioni e addirittura lo spacchettamento del servizio a più privati.
Questo rischia di andare ad aumentare non solo il fenomeno di dumping salariale tra i lavoratori che svolgono lo stesso lavoro, ma anche di peggiorare vertiginosamente il trasporto pubblico nella nostra città.
Per tutti questi motivi e per difendere il trasporto pubblico localedalla privatizzazione selvaggia
SCIOPERO DI 24 ORE IL 22 MARZO 2018
DALLE ORE 08:30 ALLE ORE 17:00 E DALLE ORE 20:00 A FINE SERVIZIO
USB Lavoro Privato – Provincia di Roma TPL
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