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La Raggi spunta a San Basilio, il quartiere risponde per le rime

Lunedì sera a San Basilio poteva apparire un’allegra sagra di quartiere, tra musica e canti popolari, se non fosse che proprio agli abitanti ne fossero esclusi: un ingente spiegamento di forze dell’ordine ha infatti blindato l’intera zona al fine di garantire alla sindaca la sua passerella di propaganda elettorale, negando qualsiasi intervento degli abitanti.

Dopo oltre 4 anni di amministrazione durante la quale la periferia è stata oggetto di criminalizzazione e lotta alla povertà (contro abusivi, morosi, senza casa e disoccupati) la sindaca si è ricordata di San Basilio e, con la maldestra speranza di recuperare qualcuno dei voti persi durante il suo mandato, in pochi giorni ha “riqualificato” la piazza della Balena.

Istanza, questa, che il Comitato Popolare San Basilio ed il Centro Popolare hanno portato avanti, totalmente inascoltati dalle istituzioni, per anni, spesso provvedendo autonomamente a periodiche pulizie.

Tutto intorno disoccupazione, assenza di servizi e luoghi di aggregazione, abbandono degli spazi pubblici, mancanza di alloggi e di manutenzione. Nessuna novità per chi vive in periferia ed è abituato ad esser abbandonato dalle istituzioni, salvo poi dover applaudire ai contentini dispensati in campagna elettorale.

Questo è quello che ieri sera volevano rappresentare alla Sindaca gli abitanti e i comitati, sorvegliati a vista e poi braccati dalle forze dell’ordine e dalla Segretaria della Raggi, impegnati a garantire la riuscita della “festa”.

Per fortuna la voce degli abitanti è stata, ancora una volta, più forte dei teatrini istituzionali e fra le intimidazioni e gli spintoni della polizia, la sindaca ha dovuto interrompere la triste cerimonia e andar via rapidamente e ben scortata.

I cittadini delle periferie conoscono bene chi ha sostenuto i loro quartieri nei momenti di maggiore difficoltà e ha lottato per riqualificarli ogni giorno, non solo in prossimità della scadenza elettorale.

E se, come si preannuncia, molti saranno gli esponenti politici che nei prossimi mesi verranno nei nostri quartieri a elemosinare voti, altrettanti saranno i momenti in cui ci troveranno ad accoglierli come meritano, in ogni strada, in ogni periferia, come ogni giorno, con tutta la dignità che contraddistingue la gente di questi quartieri.

Comincia la nostra contro-campagna elettorale.

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