Il 21 ottobre scorso si è svolto il processo presso il Tribunale di Roma, che vedeva imputata una delle prime vittime del “sistema Barletta” (il dirigente comunale responsabile del problema abitativo, ndr) che aveva inaugurato la stagione della guerra ai cosiddetti ‘scrocconi’ nelle case popolari.
La storia di Dea e Glauco era finita nella pagina FB della sindaca Raggi, quando in seguito allo sgombero della coppia di anziani (che viveva da oltre 10 anni in un alloggio popolare a Tor Bella Monaca) si vantò di aver ristabilito la “legalità” con l’esecuzione del loro sfratto. Dea e Gauco si sono improvvisamente ritrovati in mezzo ad una strada, a dormire in una roulotte.
Ma ASIA-USB di Tor Bella Monaca e l’avv. Perticaro non hanno lasciato soli i due anziani e grazie alla continua denuncia e alla mobilitazione, riscosso anche il sostegno dell’allora assessora ai servizi sociali del Municipio VI, gli è stato assegnato un alloggio nel piano di zona della Romanina destinato proprio agli anziani.
Mercoledi, grazie alla difesa dello Studio Perticaro, è arrivata anche l’assoluzione con formula piena di Dea e viene ristabilita la verità e la giustizia su quella scellerata stagione.
Dea e suo marito sono stati le vittime della campagna contro gli inquilini delle case popolari che ha caratterizzato i primi anni della Giunta Raggi e della Direzione delle politiche per la casa.
I due anziani (e non solo loro) sono stati additati dagli uffici comunali per mascherare la vera responsabilità di chi ha cancellato ogni politica abitativa pubblica, di chi non ha gestito il patrimonio pubblico e di chi ha fatto carriera alimentando una guerra contro i più poveri e non ricercando soluzioni all’emergenza casa.
L’obiettivo di cancellare l’Ufficio delle politiche abitative è stato raggiunto: non esiste più una struttura tecnico-amministrativa adeguata alla situazione, non vengono aggiornate le graduatorie del bando per la casa, non riescono neanche a consegnare i bonus per gli affitti, dopo mesi e mesi.
Ma il Dirigente responsabile di questo è stato promosso a Dirigente apicale e percepisce un lauto stipendio.
E pensare che gli scrocconi erano Dea, Glauco e i tanti inquilini, molti anziani, che hanno subito la vergogna dello sfratto.
Asia – Usb saluta con soddisfazione questa sentenza di assoluzione e continuerà la lotta per fermare la demagogia intorno al tema delle case popolari, per rilanciare la funzione dell’edilizia pubblica, la gestione del patrimonio comunale, per fermare il degrado e l’abbandono dei quartieri popolari.
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