Secondo dei tre appuntamenti sulle NOSTRE rivoluzioni: “La lunga lotta per il socialismo: la rivoluzione cinese”. Venerdì 27 novembre, dalle ore 18:00, in diretta sulla pagina facebook della “Rete dei Comunisti Roma” e su quella Instagram di “Accademia Rebelde”.
La Rivoluzione d’Ottobre aveva mostrato che la rivoluzione socialista era possibile, che il proletariato poteva prendere il potere.
È stato un avvenimento che ha scosso tutto il movimento socialista e operaio e tutti i movimenti che nei paesi oppressi dal colonialismo lottavano per la liberazione nazionale. Mao Tse Tung sintetizzò questa spinta affermando: “I cannoni dell’Aurora hanno risvegliato la Cina!”.
Nato nel 1921 su impulso della Rivoluzione d’Ottobre, il Partito Comunista Cinese guidato da Mao Tse Tung è stato il regista e la guida della prima rivoluzione anticoloniale e socialista vittoriosa in Oriente. Un processo rivoluzionario che si è articolato in 28 anni e che ha affrontato una durissima lotta prima contro gli occupanti giapponesi e poi contro il baluardo della reazione cinese costituito dal Koumintang.
È stata una rivoluzione complessa e al contempo geniale, che ha saputo ispirarsi all’esperienza dell’Ottobre imparando però a liberarsi da una sua imitazione dogmatica e a delineare una via originale e specifica per la rivoluzione in Cina. “Chi non fa inchiesta non ha diritto di parola!” aveva affermato Mao contro il dogmatismo e l’imitazione libresca dell’Ottobre, analizzando e chiamando il Partito ad analizzare la reale composizione di classe del paese per individuare le forze specifiche motrici del processo rivoluzionario, le forze ausiliarie, i possibili alleati, i nemici e per tracciare il contenuto particolare della rivoluzione in Cina, combinando la lotta per la liberazione nazionale con quella contro il sistema feudale senza però finire al carro della borghesia nazionale.
La lotta del PCC è proseguita oltre la presa del potere nel 1949: è stata una lotta per la costruzione del socialismo nelle difficili condizioni economiche e sociali in cui versava la Cina in quel periodo. Ma è stata anche una lotta che nel Partito vedeva concretizzarsi, convivere e scontrarsi le due vie entrambe possibili nella fase di transizione: la via dell’avanzamento verso il socialismo e quella della restaurazione.
Analizzando quanto avveniva in URSS, sotto la guida di Nikita Kruscev, dopo la morte di Stalin e il XX Congresso del PCUS (1956) e quanto avveniva nella Cina stessa, Mao lanciò una lotta ideologica sul piano internazionale e sul piano nazionale contro il revisionismo moderno: contro la coesistenza pacifica tra il campo socialista e il capitalismo, contro la via pacifica al socialismo nei paesi imperialisti, contro la restaurazione del capitalismo nei paesi socialisti. Questa lotta in Cina si concretizzò nella Rivoluzione Culturale Proletaria (1966-1976).
Ragioneremo assieme sulle tappe principali di questo percorso, ricco di lezioni per il nuovo assalto al cielo.
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Hai perso la prima iniziativa “La prima volta non si scorda mai! La rivoluzione bolscevica“? Di seguito i link dove trovarla:
– dirette sulla pagina fb della Rete dei Comunisti Roma e sulla pagina Instagram di Accademia Rebelde
– link al video su Youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=XYrf-KC3p-8&t=31s
– link al podcast audio su Radiosonar.net
https://radiosonar.net/…/la-prima-volta-non-si-scorda-mai/
Prossimo appuntamento: “Una rivoluzione ininterrotta. La rivoluzione cubana” (venerdì 11 dicembre)
Accademia Rebelde: formazione politica, conoscenza storica, controffensiva culturale. Un filo rosso tra passato e presente, verso il nuovo assalto al cielo!
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