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San Basilio, il quartiere contro lo sgombero del Campo di via Grisolia

Lo scorso 19 novembre gli agenti della Polizia municipale si sono resi protagonisti di un nuovo atto discriminatorio (dopo il rastrellamento avvenuto esattamente un anno fa, a cui seguì un grande corteo di riscatto popolare) nei confronti degli abitanti del quartiere: si sono infatti recati presso l’insediamento Sinti che da oltre trenta anni abita San Basilio e hanno comunicato alla comunità che il campo deve essere sgomberato entro fine mese.

La logica “manettara” e repressiva colpisce ancora una volta la storica borgata romana, rinchiusa dalla narrazione mediatica in una bolla tutta “illegalità e spaccio”.

Ma le comunità che abitano le strade della zona sono anche, soprattutto, altro, e a dispetto di apparizioni sensazionalistiche di giornalisti o pseudo tali che nulla conoscono della realtà del quartiere – e che quindi nulla sono in grado di fare per chi quelle strade le abita davvero -, ancora una volta San Basilio è chiamata alla risposta di solidarietà e lotta per il mutuo soccorso che tante volte, nella sua storia, è stata in grado di dare.

Qui non si tratta di nascondere i problemi reali che piegano la vita di un pezzo del quartiere. Si tratta di comprenderne le cause, individuarne i responsabili, istituzionali e non, e di agire per la loro soluzione. A partire, sempre, da un senso di comunità ancora vivo nella borgata.

La lettera che vi proponiamo di seguito scritta da “comitati, associazioni, realtà sociali e territoriali, abitanti e persone che vivono il quartiere di San Basilio” in difesa della proprio gente – e come altro potrebbe considerarsi un insediamento pluridecennale con minori che frequentano regolarmente le scuole, genitori che lavorano anche se saltuariamente e pagano come tutti le bollette -, crediamo sia l’ennesimo esempio di risposta organizzata, solidale e popolare contro l’ignoranza repressiva delle istituzioni e dei politici di oggi, che prima abbandonano e poi incolpano. Senza risolvere nulla…

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LETTERA APERTA DI REALTA’ E ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO: LO SGOMBERO DEL CAMPO DI VIA GRISOLIA SAREBBE UN ATTACCO A TUTTO IL QUARTIERE!

Con questa lettera pubblica, noi – comitati, associazioni, realtà sociali e territoriali, abitanti e persone che vivono il quartiere di San Basilio – esprimiamo dissenso rispetto alla richiesta di sgombero del campo di via Grisolia.

La comunità Sinti che abita il campo è perfettamente integrata nel tessuto sociale del quartiere, i ragazzi frequentano qui le scuole e, oramai da trenta anni, le famiglie sono parte del quartiere San Basilio.

Nel quartiere di San Basilio quello della casa è da sempre un problema sociale drammatico e, oggi come ieri, il problema all’emergenza abitativa e agli insediamenti informali non possono essere gli sgomberi coatti e forzosi. Infatti, senza la costruzione partecipata di alternative abitative dignitose, sgomberare significa buttare letteralmente le persone in mezzo a una strada.

Non ci sono solamente le 75 persone del Campo di via Grisolia a vivere in condizioni abitative non adeguate. Infatti, nel quartiere sono tantissimi i nuclei famigliari che vivono in condizioni poco dignitose; gli edifici di proprietà pubblica avrebbero bisogno di manutenzione quotidiana e di una profonda ristrutturazione. Tante persone sono costrette e vivere in spazi non destinati ad uso abitativo.

Ripristinare la legalità e il decoro urbano a San Basilio vorrebbe dire quindi mettere mano al problema della casa e trovare soluzioni concrete per tutte queste situazioni di disagio.

Al contrario, annunciare uno sgombero in piena pandemia sanitaria è un atto irresponsabile e pericoloso, che contribuirebbe a peggiorare un clima di precarietà e insicurezza diffusa dovuta alla crisi sociale ed economica che stiamo vivendo in una periferia come San Basilio.

Per queste e tante altre ragioni, manifestiamo solidarietà alle famiglie sotto sgombero e chiediamo al Comune di Roma di fermare lo sgombero per trovare prima alternative abitative dignitose a tutte le persone che oggi abitano al Campo di via Grisolia.

Primi firmatari:

Comitato popolare San Basilio, Asia Usb, Associazione culturale Torraccia Asd, Asd Nuoto Belle Arti 2.0, Rete popolare Tiburtina, Scuola popolare A testa alta, Cemea del Mezzogiorno, Francesca Pellizzaro (Professoressa I.C. Belforte del Chienti), Associazione Metropolis Europa, Aps Ars Editour (Lucia Mazzanti, Marco Bertinelli, Chiara Civitanese), Claudia Schiavoni (Attivista di Quadrante 30).

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