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Sanità pubblica nel Lazio. Dopo le mobilitazioni, convocato il tavolo regionale

Potere al Popolo, insieme alle altre realtà sociali, politiche e sindacali che si sono mobilitate per la sanità pubblica nel Lazio negli scorsi mesi, è stato presente al tavolo della Regione Lazio convocato lunedì 14 a seguito di tante manifestazioni e presidi

Da una parte dobbiamo notare che, se sono stati fatti dei passi avanti sul tema dell’assunzione degli infermieri, purtroppo una parte significativa di questi rimane nel mondo del precariato, ma la Regione si è impegnata ad andare verso la stabilizzazione di tutti coloro che sono nelle graduatorie.

Mancano invece i medici, tra cui sono pochissimi i nuovi assunti, questo anche a causa di un sistema universitario che meriterebbe un ripensamento profondo a livello nazionale, mentre tanti professionisti sono costretti lavorare in cliniche private, con contratti precari e scarse tutele e potrebbero essere internalizzare nel pubblico.

Per quanto riguarda gli OSS è stata sottolineata l’importanza di lavorare ad un concorso da Operatore Socio Sanitario Regionale, che permetterebbe la stabilizzazione di almeno 4000 lavoratori idonei, ma che la regione continua a rimandare. In tanti, come le centinaia di OSS e gli ausiliari del Policlinico, sono assunti da cooperative con contratti privati: adesso è il momento di stabilizzare queste figure nel sistema sanitario pubblico.

Abbiamo sottolineato poi come anche nel 118 tanti lavoratori e lavoratrici di ogni professionalità, autisti, barellieri, infermieri e medici, sono ancora assunti con contratto giubilare che si rinnova di anno in anno; anche loro hanno diritto alla stabilizzazione e al tempo indeterminato.

Importanti passi avanti sono stati fatti sul piano dei consultori, con quello di via Spencer pronto ad aprire. È stata chiesta un’applicazione diffusa della normativa sulla RU486, non più a macchia di leopardo.

Un punto fondamentale della discussione, inoltre è stata la richiesta di maggiori controlli sulle strutture private da parte della regione. Noi in prima persona ci siamo mobilitati contestando la gestione delle cliniche, come abbiamo fatto al San Raffaele di Angelucci, ma queste responsabilità sono delle istituzioni e è dovere della regione attivarsi in quel senso.

Solo grazie alle mobilitazioni per la sanità pubblica, che abbiamo organizzato nei mesi scorsi insieme a tanti altri soggetti, siamo potuti arrivare a questo tavolo.

La lotta per la sanità pubblica per noi è fondamentale, per questo siamo anche promotori di una petizione sulla sanità pubblica insieme alle Sinistre di Opposizione, che è possibile firmare ai nostri banchetti e iniziative nei quartieri di Roma.

L’essere presenti ad un momento come quello del tavolo della regione Lazio ci permette di vigilare sullo stato della sanità pubblica, continuando a costruire un percorso di lotte in sua difesa insieme alle altre realtà con cui abbiamo collaborato nei mesi scorsi.

Contro il virus del privato la cura è la sanità pubblica!

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