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Roma. Insegnante di religione punisce studente perchè sta con i palestinesi

La questione palestinese e le responsabilità di Israele continuano ad essere oggetto di contrapposizione in molti ambiti dele nostre società. Appare inquietante la dinamica denunciata dagli studenti dell’Osa (Opposizione Studentesca d’Alternativa) su quanto sarebbe avvenuto oggi al liceo Pilo Albertelli di Roma.

L’Osa in un video e con un comunicato così ricostruisce la vicenda:

“Questa mattina si è verificato un atto gravissimo di censura e repressione al liceo Pilo Albertelli di Roma: una docente di religione ha messo una nota a un ragazzo per essere stato dalla parte della Palestina e aver difeso il diritto dei palestinesi alla vita, alla pace, alla loro autodeterminazione.

La professoressa aveva già marchiato il ragazzo e altre due sue compagne di classe dalla mattina quando aveva trovato i tre alunni – militanti dell’OSA, l’Opposizione Studentesca d’Alternativa – a volantinare fuori l’istituto la mattina stessa contro il massacro perpetrato da Israele ai danni dei palestinesi e per invitare gli studenti al corteo nazionale del 22 maggio. 

Una volta in classe la professoressa li ha chiamati “jiadhisti”, bollandoli come terroristi per insultarli e denigrarli davanti agli altri studenti, ha difeso Israele definendo “illegale” volantinare contro lo Stato criminale e illegittimo che bombarda il popolo palestinese, ha definito i palestinesi terroristi.

Per ben 45 minuti si è protratto un discorso minaccioso e repressivo volto a zittire e intimorire gli studenti che stanno con il popolo palestinese, definendo i ragazzi terroristi. Gli unici terroristi di questa vicenda sono lo Stato di Israele e i suoi complici, che stiano al governo o nelle nostre scuole. Gli studenti non sono rimasti zitti e hanno risposto alla professoressa che per tutta risposta ha messo a uno di loro una nota. Un atto gravissimo per zittire i ragazzi. 

Se pensano però di intimorire chi sta con la Palestina hanno capito proprio male, non arretreremo di un passo e faremo sentire la nostra voce contro gli Oppressori, dalla Palestina alle nostre scuole. Non un passo indietro”.

Per domani mattina alle 7.30 è stato convocato un presidio di protesta davanti al liceo Pilo Albertelli.

 

 

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1 Commento


  • Francesca Tundo

    Ho combattuto tutta la mia vita scolastica l’ora di religione i cui insegnanti sono raccomandati dalle autorità religiose e non conoscono pertanto che fare l’insegnante significa dare agli studenti autonomia di giudizio,tirare fuori quello che essi hanno ,non riempirli di conoscenze non loro…

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