Il sistema di gestione dei rifiuti della Capitale è nuovamente in tilt. Questa mattina gli attivisti/e di Potere al Popolo hanno fatto un blitz sulla Piazza del Campidoglio per denunciarlo.
Come sempre si parla di emergenza rifiuti, eppure a provocarla non c’è stato nessun evento improvviso, imprevedibile, o fuori dal controllo di chi avrebbe il dovere di fornire un servizio che funzioni.
La crisi odierna non è che il frutto maturo della cronica mancanza di investimenti strutturali di raccolta differenziata e riciclo, a partire dagli impianti fino alle assunzioni di personale: basti pensare che la percentuale di rifiuti differenziati, nonostante le promesse della Sindaca, è ferma al 47%.
Chiusa Malagrotta, fuori uso il TMB Salario, ora il sistema romano è totalmente in crisi. Davanti a questo le amministrazioni continuano a non pianificare una diversa gestione continuando a individuare discariche e impianti nocivi in territori già martoriati, a incrementare siti come quello di Rocca Cencia che invece dovrebbe essere chiuso. E in questo quadro Comune e Regione continuano a palleggiarsi i nostri rifiuti, come se il problema della discarica di Roma fosse un gioco in cui vince chi riesce a prendersi meno responsabilità!
In un sistema in cui i rifiuti sono stati convertiti in una fonte di lucro per soggetti privati, il malaffare non fa che peggiorare le cose, come ci ha dimostrato la recente inchiesta giudiziaria che ha portato all’arresto di una dirigente della Regione e di un imprenditore per i fatti di Monte Carnevale.
A rincarare la dose ci pensa il PNRR, che di fronte a un tema così complesso come la gestione dei rifiuti propone di semplificare erodendo proprio le procedure autorizzative, gli unici baluardi dei cittadini e dell’ambiente contro la voracità degli speculatori dell’immondizia. Nel frattempo, tra le righe del piano di rilancio, ritorna al centro la liberalizzazione e quindi privatizzazione del servizio con l’entrata in campo di grandi multiutilities, che hanno come primo obiettivo il profitto degli azionisti a scapito della tutela degli abitanti, e il finanziamento dei nocivi impianti a biogas.
Sosteniamo le battaglie dei comitati che lottano per la dignità dei territori e per la salvaguardia di un ambiente salubre in tutte le aree di Roma. Questo problema va affrontato ORA, con investimenti e assunzioni pubbliche, potenziando il servizio di raccolta differenziata – con il porta a porta- e impianti pubblici che permettano il recupero di materia. Tutto questo deve passare per la tutela dell’ambiente, della salute e di chi lavora nel settore. Vogliamo Roma come città pubblica, dei cittadini, una città che sappia occuparsi dei bisogni di tutti e non dei profitti di pochi.
Per questo giovedì 17 giugno siamo in Piazza del Campidoglio con la nostra candidata sindaca Elisabetta Canitano e le realtà che da anni si battono per un’altra gestione dei rifiuti.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa