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Roma. Stop a gentrificazione e turistificazione della città. Difendiamo gli abitanti

Questa mattina è in corso ore una conferenza stampa in via Giolitti 231 verso la manifestazione del 26 a Roma per il diritto all’abitare.

La frenata che il Covid ha imposto all’ideologia del turismo, con i suoi corollari di decoro e criminalizzazione dei poveri, sembra andare verso la fine con l’affievolirsi della situazione pandemica. Anzi, il nuovo PNRR sembra designare proprio il ritorno in grande stile della monocultura turistica come il viatico per la ripresa di Roma come “Caput Mundi”.

Lo scenario che si staglia davanti a noi è invece che, al posto delle case popolari e di meccanismi che favoriscano il riuso di edifici, ci troveremo ancora con i palazzi occupati in gran parte da b&b, con lo spazio pubblico ancora più privatizzato con tavolini ed ombrelloni per il profitto di pochi.

Con buona pace della proclamata centralità della casa (e del restare dentro essa) per la salute individuale e collettiva, ancora una volta si sceglie di ripartire proprio da uno dei fenomeni che più ha contribuito alla gentrificatione e alla finanziarizzazione degli spazi urbani, ai processi espulsivi e alla crescita incontrollata del mercato dei canoni di locazione.

Evidentemente, chi ritiene questa la ricetta del Recovery di Roma ancora una volta ignora la perenne crisi abitativa che attanaglia questa città. Da decenni spacciata come emergenza, evidentente non potrà che aggravarsi con lo sblocco degli sfratti e dei licenziamenti.

Intendiamo invece riportare al centro del dibattito la questione abitativa e il ruolo prezioso del patrimonio pubblico e privato esistente a partire dall’esperienza delle famiglie di via Giolitti, che da mesi convivono con la minaccia da parte del Comune di dover lasciare le proprie case a causa dei processi di indebitamento, e vendita, del patrimonio pubblico.

In questo caso, dunque, sono le stesse istituzioni che dovrebbero assegnare le case a favorire invece l’espulsione degli inquilini dalle case popolari, magari per lasciare il posto a qualche Air B&B. Il tutto, come sempre, in nome dell’urbanistica del decoro e della rigenerazione urbana dall’alto.

Contro sfratti, sgomberi, pignoramenti, gentrificazione ed espulsione, lanciamo dunque il corteo nazionale del 26 giugno (h15 piazza indipendenza) con una conferenza stampa mercoledì 23 giugno h.10.30 a via Giolitti 231.

La casa è la questione primaria!

Asia-Usb

Movimento per il diritto all’abitare

Cambiare Rotta

 

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