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Emergenza rifiuti a Roma, scendono in strada gli abitanti de La Romanina.

Montagne di “monnezza” intorno ai cassonetti, puzza stagnante e gli abitanti del quartiere che dicono basta a questa situazione invivibile. Ieri è successo a La Romanina in via Maso Finiguerra, dove la Carovane delle Periferie, insieme al comitato di quartiere La Romanina, a quello Raccolta Fondi per la tutela della salute e dell’ambiente di Rocca Cencia, al Comitato Popolare per la Sanità Pubblica e ad Elisabetta Canitano candidata sindaca per Potere al Popolo, sono scesi in strada tra cassonetti straripanti.  

Sono settimane che la situazione continua a peggiorare, tanto che siamo arrivati a dover raccogliere i rifiuti e fare pulizia intorno ad i cassonetti per evitare che le condizioni igieniche diventino insostenibili”, racconta la Presidente del comitato del quartiere che nel frattempo racconta come si stia avviando una diffida legale contro AMA, mentre sono già partite diverse segnalazioni alla ASL da parte di singoli cittadini.

Le conseguenze del sistema di gestione dei rifiuti della capitale, senza investimenti, pianificazione e strumento per il guadagno di pochi, sono ormai sotto gli occhi di tutti. Anzi, in questa situazione emergenziale è evidente che non tutti i cittadini della città hanno stessi diritti e stessa dignità, dato che nel centro per i turisti e la Roma bene la puzza non arriva, le strade sono pulite e degli impianti mostro non si percepisce neanche l’esistenza”, puntualizza Elisabetta Canitano “Regione e Comune sono entrambi responsabili. Abbiamo bisogno della raccolta differenziata e del porta-a-porta con nuove assunzioni stabili. Stop alla speculazione, i rifiuti devono essere una risorsa non un danno per la città

Impianti come il TMB di Rocca Cencia per la cui chiusura lottiamo da anni, perché non si può vivere nella puzza e combattendo con l’incidenza di tumori maligni più alta della Capitale. E non ci dobbiamo dimenticare che la spazzatura intorno ai cassonetti a La Romannai, al Quadraro e in tutta la periferia della città fa parte delle conseguenze della stessa politica dei rifiuti che martoria noi di Rocca Cencia o gli abitanti delle zone intorno Malagrotta”, dichiara Maria Vittoria Molinari del comitato di Rocca Cencia.

Diventa sempre più evidente come sia necessaria un’altra gestione dei rifiuti, che sia virtuosa e non emergenziale, in una città oggi divisa tra quartieri di serie A e serie B.

I cittadini romani sono esasperati e non ci stanno più a giustificare e a subire l’incompetenza e la tutela del profitto. Per questo la stagione di mobilitazione è appena cominciata, come abbiamo visto qualche giorno fa al Quadraro. Si sta provando a unire le battaglie e il malcontento di tutti per dire BASTA, visto che affrontare la questione dei rifiuti in modo diverso deve essere possibile.

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1 Commento


  • Caterina collacciani

    siamo stufi è un mese che siamo in queste situazioni, il Sindaco è assente

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