A pochi mesi dalle elezioni che hanno riportato al Campidoglio il Partito Democratico, gli abitanti delle periferie cominciano già a far sentire la loro insofferenza nei confronti dell’Assemblea capitolina, del sindaco Roberto Gualtieri e dei suoi collaboratori.
Ieri, in piazza Don Bosco l’assessora all’agricoltura, all’ambiente e al ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi è stata duramente contestata durante un momento di piazza.
A poche settimane dal terribile incendio occorso al Tmb di Malagrotta, nella Valle Galeria, l’ennesimo rogo dell’estate ha colpito il Parco archeologico di Centocelle, nel cuore del quadrante più densamente popolato d’Europa.
E ancora una volta, l’unica presa di posizione degli esponenti del Pd cittadino è stata quella di sfruttare l’occasione per spingere sulla costruzione dell’inceneritore, suggerendo ai cittadini di chiudersi in casa, mentre l’Arpa rivelava che le diossine nella giornata di sabato avevano superato il limite indicato dall’Oms di almeno 30 volte.
Sia chiaro, nulla di sorprendente, solo il perdurante abbandono a cui sono soggette le periferie della capitale, da est a ovest nella fattispecie, buone soltanto per qualche passerella vicino alle scadenze elettorali.
Ma la questione ambientale sta facendo breccia tra le anime più coscienti della popolazione, soprattutto nelle nuove generazioni che si affacciano alla politica, quelle che ieri pomeriggio hanno duramente contestato la Alfonsi e l’entourage del Pd insediato nel VII municipio, eletti nelle file della lista parafulmine Sinistra Civica Ecologista compresi.
Di seguito, il comunicato e il video rilasciati dagli attivisti di Potere al Popolo, protagonisti della dura contestazione.
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Contestata l’assessora Sabrina Alfonsi all’assemblea a Cinecittà a piazza Don Bosco che ,dopo il susseguirsi di incendi in tutta Roma, ha rivendicato come soluzione della giunta Gualtieri la realizzazione dell’inceneritore a Roma.
Tutto questo dopo aver chiesto ai cittadini di «chiudere le finestre» per non assumersi soluzioni strutturali.
Questo è il vero volto di una politica che oramai agisce direttamente contro gli interessi di chi vive in questa città.
Nessuna soluzione strutturale di sostenibilità ambientale. Propaganda di facciata sulla politica “green” e passerelle per legittimare lo strapotere dei privati a scapito della salute dei cittadini.
Pretendiamo un’alternativa per una Roma Città Pubblica: investimenti e assunzioni per raccolta differenziata, impianti di riciclo di materia, tutela del verde e Vigili del Fuoco.
Vergogna! Dimissioni subito!
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