Oggi i lavoratori dell’ATAC hanno promosso una prima giornata di lotta contro l’aumento del biglietto a 1,50 Euro, insieme agli studenti, ai precari, ai movimenti per il diritto all’abitare, alle associazioni degli utenti e dei pedoni riuniti nell’Assemblea romana per le autoriduzioni. Un sit-in di protesta si terrà dalle ore 13.00 davanti alla sede Atac di via Prenestina 45, per chiedere il blocco degli aumenti ed il ritiro del piano industriale, che prevede di far pagare il deficit aziendale ai lavoratori e ai cittadini.
La Giunta Alemanno a partire dal mese di giugno aumenterà il biglietto del TPL (1,50euro) e gli abbonamenti. La cancellazione degli abbonamenti mensili, comprese le riduzioni per studenti, pensionati e per le categorie di persone con difficoltà, sono gli ennesimi passi verso una ulteriore riduzione del diritto alla mobilità e all’accessibilità alla città da parte di tutti gli abitanti e i pendolari. A Roma il traffico e lo smog attanagliano da anni la vita dei cittadini che impiegano ore per raggiungere il posto di lavoro o semplicemente per muoversi nella città, che pagano per un servizio pubblico scadente con lunghe attese alle fermate, con mezzi strapieni, con poche corsie preferenziali, con una rete su ferro parziale e marginale che copre solo 1/5 del territorio. I mezzi sono vecchi e pericolosi, la sterminata periferia romana è sempre di più marginalizzata e isolata. Davanti a questo disastro Alemanno invece di preoccuparsi del rilancio, della difesa, del miglioramento del Trasporto Pubblico, di diminuire l’inquinamento e salvaguardare la vita e la salute di cittadini e lavoratori, tutela i privilegi di 70 manager incompetenti, con stipendi d’oro per oltre 100mila euro l’anno e la marea di assunzioni clientelari con stipendi da quadri, lasciando gli autisti in un precario sottorganico. Parentopoli e l’incapacità di governo della mobilità hanno portato l’ ATAC ad accumulare un debito pari a circa 400 milioni di euro. Oggi il Sindaco vuole riversare i costi del suo malgoverno sui cittadini e sulle fasce popolari aumentando indiscriminatamente il costo biglietto e peggiorando le condizioni di lavoro portando altri tagli al personale, alle linee e privatizzando l’Azienda.
”Con ogni mezzo a nostra disposizione diciamo e pratichiamo “Noi l’aumento non lo paghiamo!” affermano in una nota una serie di realtà sociali e sindacali che hanno convocato per mercoledì prossimo una assemblea metropolitana.
”Per un trasporto pubblico efficiente e garantito a tutti/e, che tuteli e incentivi l’uso di mezzi pubblici, mantenga le agevolazioni per studenti e pensionati e per le fasce deboli, che tuteli la sicurezza e i diritti dei lavoratori. Ad un anno dal primo importante sciopero metropolitano invitiamo tutti/e all’assemblea pubblica di Mercoledi 30 Maggio 2012 ore 17,00 presso i locali di Via G. Galilei,53 (Fermata M Manzoni)” è l’invito avanzato da
Consiglio Metropolitano, Blocchi Precari Metropolitani, Unione Sindacale di Base ATAC-COTRAL, Coordinamento Associazioni del Lazio per la Mobilità Alternativa (C.A.L.M.A.), Associazione Diritti Pedoni-ADP, Comitato No Corridoio RM-LT, USICons, Comitato di Quartiere Torbellamonaca.
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