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La Ceva Logistics chiude lo stabilimento di Monterotondo

Lo scorso 13 aprile è stata dichiarata l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per i venti lavoratori, dipendenti della Cva Logistics, che si occupano della gestione del deposito e della consegna di farmaci, anche salvavita, nel sito di Monterotondo (Roma).

L’azienda, multinazionale del settore della logistica, ha deciso di avviare la procedura di licenziamento collettivo dopo aver perso la commessa della CODIFI S.r.l. – Consorzio Stabile per la Distribuzione, che ha come capofila il colosso farmaceutico Menarini.

A seguito di una gara che è stata aggiudicata con il criterio del massimo ribasso, infatti, il Consorzio ha affidato il servizio alla UPS, altra multinazionale del settore logistico, e i venti lavoratori che fino ad oggi hanno svolto tali mansioni, alcuni dei quali da molti anni, saranno licenziati.

È previsto, infatti, che l’attività produttiva presso il sito di Monterotondo continui fino al prossimo 30 giugno, dopo di che il sito verrà chiuso.

Si apre, dunque, una fase di incertezza e di preoccupazione per i lavoratori e le loro famiglie, come hanno osservato le organizzazioni sindacali che stanno seguendo la vertenza, ossia  Filcams Cgil assieme a  Fisascat Cisl.

Le organizzazioni sindacali, inoltre, hanno stigmatizzato la logica del “massimo ribasso” con la quale, come detto, è stata affidata la commessa alla UPS, osservando che tale logica sacrifica i posti di lavoro, salari e i diritti dei lavoratori, anche per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro.

I lavoratori chiedono l’intervento di tutte le parti sia datoriali che sociali atti ad evitare la perdita di posto di lavoro.

 

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