Al Consiglio comunale di Roma è stato finalmente approvato il Piano Casa, emendato in alcune sue parti. Accogliamo con soddisfazione il voto dell’Assemblea. È la conclusione di una lunga stagione di lotta che ha visto il sindacalismo conflittuale ed i Movimenti per il diritto all’abitare impegnati in numerose manifestazioni, incontri, audizioni e iniziative di ogni tipo, in favore di politiche abitative di diverso stampo rispetto a quelle viste negli ultimi 10 anni, quasi sempre di stampo repressivo e reazionario. Un Piano Casa che mette sul tavolo risorse importanti per affrontare il punto cruciale sulla questione abitativa: la carenza di case e la mancanza di strumenti per intervenire sulle emergenze e sugli sfratti. Ora però, l’amministrazione ha il compito ed il dovere di attuarlo, salvando gli inquilini sotto sfratto, chi è sotto sgombero o oggetto di politiche di dismissione da parte degli enti previdenziali e assicurativi, acquisendo patrimonio, ripristinando la legalità nella gestione dei piani di zona, assegnando le case, risolvendo le emergenze conclamate e prendendo in carico tutte quelle istanze piccole e grandi che emergeranno in futuro. Da parte nostra non possiamo che ribadire il nostro impegno in tutte le lotte, le vertenze e le mobilitazioni sul tema abitativo, vigilando affinché le promesse e gli impegni presi vengano mantenuti ed affinché non vengano commesse ingiustizie.
Il Diritto alla Casa non può passare per sfratti, sgomberi e repressione, lo dimostrano le case popolari dell’Ater sgomberate nei mesi scorsi ed ancora vuote, in attesa di essere rioccupate da chi costretto dalla necessità cerca un riparo per sé e per i propri cari. È ora di riconsegnare le case alla città, assicurando a tutti e tutte il Diritto all’Abitare.
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