Ieri notte intorno alle 4:30 un gruppo di fascisti coperti col passamontagna ha assaltato il Sally Brown, storico rude-pub antifascista nel quartiere universitario di San Lorenzo.
Come racconta chi era di turno, per più di 15 minuti gli assalitori hanno provato a forzare la porta d’ingresso principale e la serranda laterale, chiuse per le consuete operazioni di fine serata.
Contemporaneamente i locali del pub sono stati investiti da un numeroso lancio di bottiglie.
Il fracasso provocato dall’assalto e probabilmente l’allarme lanciato dai residenti ha fatto intervenire le forze dell’ordine, che hanno arrestato tre uomini, trovati in possesso di un martello e un’accetta.
Incolumi i turnisti del pub, un uomo e una donna, che prontamente avevano serrato il locale impedendo ulteriori danni materiali e garantendo la loro incolumità.
Nell’assalto sono stati rinvenuti adesivi di un gruppo fascista di Bordeaux chiamato “La Bastide Bordelaise” e della campagna “Defend Europe”.
Come riporta il quotidiano francese Libération, “La Bastide Bordelaise” è la ridenominazione di “Bordeaux Nationaliste”, movimento fascista sciolto a inizio 2023 dal ministro dell’Interno Darmanin perché portatore di “un’ideologia xenofoba, una propaganda machista e razzista e inneggiante all’odio e alla violenza”.
Subito dopo lo scioglimento, il movimento ha tranquillamente continuato a operare nelle strade di Bordeaux col nuovo nome, vantandosi di difendere la città dall’invasione di antifascisti, stranieri e omosessuali, non mancando di partecipare a commemorazioni nostalgiche del fascismo europeo.
Il gruppo fa riferimento anche alla campagna neofascista europea che si riconosce dietro lo slogan “Defend Europe”.
Striscioni con questo slogan e di difesa della razza ariana contro l’assalto di antifa, musulmani e altri vari untermenschen appaiono negli ultimi anni negli stadi di mezza Europa e nelle manifestazioni di richiamo alle esperienze nazi-fasciste europee, soprattutto nella penisola balcanica e ai confini est dell’Ue.
In Francia, il movimento di riferimento della campagna si chiama “Génération identitaire”, gruppo fascista e islamofobo, di cui ci siamo già occupati in questo giornale, sciolto ufficialmente anch’esso nel 2021 e salito alle cronache alcuni anni fa nell’ambito delle operazioni nel Mediterraneo per impedire ai migranti di giungere in territorio europeo.
Nel 2017, Andrea Palladino di Famiglia Cristiana definiva “Defend Europe” come “una rete sì nazifascista continentale, ma pienamente nelle mani ‘sapienti’ dei servizi segreti di più paesi dell’Unione Europea; il suo ruolo è ancillare rispetto alle ‘operazioni di intelligence’ più diverse”.
Questo ennesimo grave atto di intimidazione si inserisce in un clima di violenza fascio-sionista crescente in città e nel paese, come sperimentato il 25 aprile a Porta San Paolo, nelle università e con l’agguato subito da Chef Rubio.
Clima in qualche modo sospinto dalla virata a destra registrata nel continente nelle recenti elezioni europee, che sicuramente impone un innalzamento del livello di attenzione e prudenza ai presìdi antifascisti e lotte sociali che attraversano lo stivale.
A noi della Redazione non resta che esprimere tutta la solidarietà e vicinanza ai compagni e alle compagne del Sally Brown. NO PASARAN!
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