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Genova. La sanità deve essere pubblica, la salute al primo posto

Davanti agli ospedali genovesi in questi giorni verrà distribuito questo volantino:

E’ di oltre mezzo milione il numero di italiani che nel 2018 non ha potuto permettersi cure mediche e farmaci. 13,7 milioni hanno limitato le spese per visite ed accertamenti
Nel contempo la spesa farmaceutica non sostenuta da Sistema Sanitario Nazionale e, quindi, a carico delle famiglie è arrivata al 40,6%.
Tutto questo fa il paio con l’aumento della mortalità, 50mila in più nel 2015 rispetto al 2014, 35mila in più nel 2017 rispetto al 2016, picchi analoghi a quelli registrati nel corso della seconda guerra mondiale e della crisi del 1929 (Fonte: rapporto 2018 Fondazione Banco Farmaceutico Onlus).
Questo ci dice la statistica, che osserva la realtà, questo ci dice l’esperienza comune, che parla di liste d’attesa infinite, sempre più farmaci a carico dei pazienti, sempre più privatizzazione dei servizi sanitari e calo di qualità dei servizi pubblici.
Nel 40° anniversario del Sistema Sanitario Nazionale (istituito il 23 dicembre 1978) vogliamo un ritorno alle origini e il rispetto dell’Art. 32 della nostra Costituzione, non perché siamo nostalgici conservatori ma perché vogliamo tornare allo spirito universalistico che era alla base di una riforma che contribuì in maniera determinante alla crescita del paese. Una riforma che non a caso nacque in anni di lotte sociali che conquistarono il diritto all’autodeterminazione delle donne con la legge 194 del 22 maggio 1978, e il diritto dei malati psichiatrici ad essere trattati come persone con la Legge Basaglia (13 maggio 1978). Difendiamo il diritto alla salute, difendiamo la sanità pubblica.

Potere al Popolo Genova

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