Siamo lx occupanti di Balbi 4 e dal 17 novembre siamo entratx dentro l’università. Abbiamo deciso di accogliere la chiamata delx studentx di Ramallah in Cisgiordania dando a loro e al popolo palestinese la nostra piena solidarietà.
Sentiamo l’esigenza di denunciare il coinvolgimento diretto delle nostre università nell’industria bellica. Unige, come il resto degli atenei italiani, firma accordi di collaborazione con aziende come Leonardo, per sviluppare nuove tecnologie per la produzione bellica.
Orientando la ricerca universitaria al mercato della guerra, lo stato, insieme ai suoi fantocci istituzionali, ci rende complici silenziosi di un genocidio. Per questo é necessario rompere questo silenzio tombale che pervade gli spazi universitari.
La totale indifferenza del personale accademico é stato un perfetto riflesso del clima costruito ad arte dalla società occidentale. Le logiche imperialiste dell’Occidente, orientate esclusivamente al profitto, portano devastazione e morte in paesi lontani e l’eco di queste grida non vuole essere riportato nelle nostre università.
In questi 10 giorni di occupazione, attraverso attività autogestite e scambio orizzontale di conoscenze, abbiamo sopperito alla mancanza degli strumenti critici necessari a interpretare e decostruire quanto sta accadendo e uscire dalla narrazione polarizzata che viene fatta di questo conflitto.
In questi giorni di dolore e rabbia ci danno forza le parole della comunità dei Giovani Palestinesi d’Italia: “Le nostre scuole e università non sono spazi di oppressione intellettuale e appiattimento politico, non lo sono nate e non permetteremo che lo diventino oggi.
A cosa ci serve imparare, se non possiamo usarlo per essere liberi? E la libertà non è forse il diritto di battersi anche per la libertà dellx altrx? […]La nostra azione sarà efficace se organizzata e unita. Il nemico oppressore sarà fermato solo se formeremo un fronte unito e compatto.”
Ci volete solx, non in grado di fare critica, impauritx e isolatx. Bene, solx non siamo. Alla vostra volontà di assoggettamento rispondiamo con spazi di autogestione al cui interno fare auto-formazione e critica. Al cui interno trovare giovani complici per portare avanti la lotta contro gli oppressori.
Lx studentx, in un modo o nell’altro, solx non sono mai statx. Sempre hanno trovato sentieri che lx hanno portatx a trovarsi insieme per scambiarsi e crescere.
Alla vostra volontà di isolarci rispondiamo con una rete di solidarietà, indirizzata in primis allx studentx di Ramallah, che in una situazione tragica stanno lanciando un grido di rabbia e ribellione.
CON GLI OPPRESSI, MAI CON GLI OPPRESSORI !
PALESTINA LIBERA!
Vedi anche: Balbi-4-occupata
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