Per rilanciare lo sciopero generale del 20 giugno e la manifestazione nazionale del 21 giugno a Roma, a Piazza Vittorio alle 14, mercoledi mattina il Coordinamento “Disarmiamoli” ha convocato una conferenza stampa alle ore 9.00 sotto la sede milanese del Corriere della Sera (via Solferino 28), per denunciare la complicità del sistema mediatico responsabile di una propaganda guerrafondaia martellante che sta assistendo in modo sistematico l’escalation bellica, il genocidio in Palestina e i progetti di riarmo occidentale nelle sue diverse declinazioni.
In particolare il Corriere della Sera è sempre stato in prima linea nello sviluppare una narrazione mistificata che riscrive la storia cercando di sdoganare e legittimare un’ideologia come il sionismo storicamente fondata sulla pulizia etnica, l’apartheid e il colonialismo; che gioisce per lo sblocco dei vincoli di bilancio per le spese militari (con buona pace di noi che i miliardi li vorremmo stanziare per la sanità e la scuola pubblica e la messa in sicurezza del territorio), disperandosi al contempo perché il nostro paese non ha ancora raggiunto gli obiettivi di riarmo fissati dalla NATO; che ha fatto di tutto per sostenere l’invio di armi in Ucraina instillando l’ineluttabilità della guerra e la necessità della difesa da Putin che vuole “ricostruire l’impero russo”.
Insomma, le aggressioni sono sempre quelle degli altri, mentre le armi dei liberal guerrafondai occidentali sono invece sempre “umanitarie”, come si è dimostrato negli ultimi due-tre decenni in Jugoslavia, Afghanistan, Libia..
Scelte scellerate che pagheremo noi lavoratori con un’ulteriore erosione del potere d’acquisto dei nostri salari, delle spese sociali e dei nostri servizi pubblici, già ampiamente smantellati e privatizzati; per questo sosteniamo lo sciopero generale del 20 giugno che farà sentire la voce contro la guerra del mondo del lavoro.
Di fronte all’apparato politico e mass mediatico che ci sta trascinando sempre più nella spirale di guerra e genocidio, scendiamo in piazza per una manifestazione nazionale contro il riarmo e la “difesa comune europea”, contro lo stato terrorista di Israele che è un pericolo per tutta l’umanità, per la libertà della Palestina da ogni occupazione e contro il sionismo, per la pace, il disarmo, le spese sociali e l’uscita dalla NATO che è solo uno strumento di sopraffazione dei popoli.
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