A quanto pare, fino a quando i terremotati servivano per utilizzarli contro gli immigrati, tutti a parlare di loro. Tutti ad esprimergli solidarietà pelosa. Poi passate e le elezioni i più vulnerabili sono diventati ancora più vulnerabili nel disinteresse generale.
La conferma arriva da questa notizia, che riprendiamo dal Messaggero.
Si è ucciso impiccandosi, dopo essere tornata nella sua casa resa inagibile dal terremoto. È una tragedia legata al sisma nelle Marche quella avvenuta oggi a Macerata, in contrada Cervare: i carabinieri sono intervenuti dopo la segnalazione, da parte della compagna, dell’allontanamento di un 79enne.
I militari hanno controllato prima la casa inagibile, accanto a quella dove l’anziano viveva e hanno trovato il corpo dell’uomo in cantina.
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Manuela De Angelis
Di storie così, purtroppo ce ne sono tantissime, nella nostra regione (le Marche), solo che non fa comodo ai più raccontarle (e nemmeno leggerle). Mando un link tanto per esemplificare: https://www.cronachemaceratesi.it/2018/11/08/terremotato-voleva-farla-finita-salvato-lungo-i-binari/1173124/
La verità è che le regioni terremotate sono state abbandonate, da tutti, nella speranza che la gente se ne vada, o si impicchi, insomma che liberi tutti dal problema. E’ una cosa sconfortante, che ti uccide giorno per giorno, e alla fine ti lascia stremato, con la voglia appunto di morire, o di fare una strage, anche se non poi servirebbe a niente. La cosa più grave è che viviamo in un paese che dovrebbe essere una repubblica, una democrazia, dove quindi il governo dovrebbe rappresentare i cittadini, tutti i cittadini. Ma si sa, queste ormai sono solo favole…