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Torino. Stop al caro-bollette. Mercoledi manifestazione al Comune

Prima con la tanto decantata “ripresa” post-pandemica, successivamente con lo scoppio della guerra in Ucraina, abbiamo visto e subito l’esplosione del prezzo dell’energia, che si è tradotto in un rincaro in bolletta di oltre il 150% rispetto l’anno scorso (300% per le utenze di teleriscaldamento). Come non bastasse, un ulteriore rincaro del 100% è previsto per l’autunno.

Come prima accennato, le causa del caro-bollette e dell’inflazione galoppante, sono da ricercare in larghissima parte negli effetti del conflitto in Ucraina sul prezzo dell’energia. Non si possono dunque ignorare le responsabilità del governo Draghi, che invece di perseguire la pace, ha soffiato sul fuoco del conflitto inviando armi in Ucraina, portando avanti gli interessi geopolitici della NATO e del blocco euro-atlantico.

Inoltre, tutti i partiti che ora fanno finta di litigare in campagna elettorale, insieme a Draghi hanno aumentato le spese militari di circa 14 miliardi annui, a discapito della spesa sociale costantemente tagliata in questi anni. Tutto questo mentre il prezzo di bollette, affitti e beni di prima necessità aumenta vertiginosamente.

Miliardi a sostegno dei profitti di privati e dell’industria militare, sottratti ai bisogni e diritti delle classi popolari.

A Torino purtroppo la musica è la medesima: da un anno stiamo subendo le politiche della giunta Lo Russo -diretta espressione locale dell’agenda Draghi- che, con l’appoggio dei finti progressisti di Sinistra Ecologista, da un lato svende i servizi pubblici in cambio di fondi nazionali per ripianare il debito, mentre dall’altro spreca denaro pubblico, circa 10 milioni, per un inutile grande evento come Eurovision, che fa solo la fortuna degli speculatori immobiliari.

L’effetto disastroso dell’esternalizzazione dei servizi pubblici e ben dimostrato a Torino dal modus operandi di Iren, un’azienda che attraverso i rincari delle bollette, ovvero sulle spalle dei cittadini, in particolare quelli teleriscaldati, ha registrato extra utili nell’ordine di miliardi. È proprio questa speculazione che ha permesso al presidente di Iren di raddoppiarsi lo stipendio, arrivando a 400.000€ annui.

Noi crediamo che un’amministrazione comunale debba avere un ruolo diverso.
Crediamo che un’amministrazione debba tutelare, garantire e rappresentare la voce e i diritti della cittadinanza, non solo della parte più ricca di essa.

Per questo, con la petizione presentata al Comune, chiediamo che esso si faccia carico del caro-bollette che affligge la cittadinanza torinese, istituendo un bonus energia, alternativo e non esclusivo rispetto al bonus governativo, altrimenti inutile.

La proposta di tale bonus, rappresenta un primo passo nella battaglia per una maggiore giustizia sociale.

Una battaglia che portiamo avanti come Potere al Popolo! a sostegno di Unione Popolare, e che si basa sulla proposta di interventi strutturali in ottica redistributiva, come la tassazione al 90% degli extra-profitti delle imprese energetiche e un maggiore controllo del pubblico su di esse.

Per questo mercoledì 14 alle 11.00 saremo in presidio al comune, in concomitanza della conferenza stampa che si terrà al comune, per parlare delle nostre proposte contro il caro-bollette!

 

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