NO NATO, NO INVIO DI ARMI: FUORI L’ITALIA DALLA GUERRA!
Con questo messaggio abbiamo accolto venerdì mattina Sergio Mattarella in una Bari completamente militarizzata per la “festa delle forze armate”.
Già dal giorno prima la città è stata blindata, circondata da aerei militari e navi da guerra lungo la costa, per una giornata che mai come quest’anno, nel contesto di sostegno dell’Italia alla guerra imperialista NATO e UE in Ucraina, rappresenta appieno il totale sdoganamento della propaganda bellicista e la sua normalizzazione.
Davanti al primo garante delle fedeltà guerrafondaia e antipopolare del nostro paese al blocco euro-atlantico – che ha benedetto il nuovo governo Meloni in continuità con (l’agenda) Draghi – ribadiamo l’opposizione alla guerra imperialista e all’appartenenza dell’Italia alla NATO.
Nella giornata nazionale di agitazione studentesca contro la guerra promossa dal movimento No Muos – contro una formazione e una ricerca strutturalmente legata a doppio filo all’industria bellica (proprio Bari tra gli esempi peggiori) e complici della propaganda di guerra
Anche dai nostri atenei continueremo a mobilitarci contro la guerra e questo governo, contro un modello universitario che, mentre si finanziano le armi e la ricerca militare, cade a pezzi ingrassando i profitti privati.
Per una nuova università in una nuova società, saremo allora in piazza il 18 novembre nella data di mobilitazione nazionale universitaria in una prospettiva di opposizione a tutto campo al governo Meloni verso e oltre lo sciopero generale del 2 dicembre.
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Edoardo Piva
sono d’accordissimo con voi MATTARELLA IL PEGGIOR PRESIDENTE DELLA STORIA Repubblicana
o se preferite
il miglior presidente della DC