Stamattina si è avuto il confronto pubblico con il Rettore dell’università di Bari Stefano Bronzini, che ha visto la comunità accademica e studentesca contestare gli accordi tra UniBa e industria bellica, Marina Militare, Nato e Università israeliane.
Durante il confronto, che ci ha visto protagonisti nella richiesta di recisione degli accordi per bloccare la complicità dell’Uniba con la filiera fatta di guerra, morte e miseria.
Il confronto si è concluso con la decisione del rettore di dimettersi dal comitato scientifico Med-Or, la rimessa in discussione degli accordi da noi intercettati, nella prossima seduta del Senato Accademico.
Quello di oggi è il risultato di mesi e mesi di mobilitazioni, che ci vedono lottare in prima linea prima del 7 ottobre e che, con questo incontro, vediamo raggiungere un importante punto di svolta nel movimento di boicottaggio accademico nazionale.
L’incontro pubblico ottenuto qui a Bari può essere un risultato possibile da ottenere anche in altre università italiane, così da rompere definitivamente ogni complicità alle guerre.
Gli importanti obiettivi conseguiti oggi non mettono fine alle mobilitazioni, per questo l’università deve continuare a essere luogo di lotta e noi, studenti e studentesse, dobbiamo continuare a imporre all’attenzione della comunità accademica l’importante ruolo che hanno i luoghi di cultura nello scenario geopolitico attuale.
Proprio per questo non smetteremo di assicurarci che ciò che è stato dichiarato dal rettore verrà effettuato, nell’interesse di tutta la comunità studentesca e accademica; l’attenzione per il tema rimarrà alta proprio perché adesso verranno discussi gli accordi che abbiamo denunciato in tutti i dipartimenti chiamati in causa.
Alla luce di ciò abbiamo la dimostrazione che le contraddizioni interne all’università possono emergere ed essere contrastate solo con la lotta portata avanti in prima linea dagli studenti e dalle studentesse, dalle aule alle piazze fino ai Senati Accademici di tutta Italia!
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Luigi
La Palestina x l’Italia sarà peggio che per l’Ucraina.La guerra delll’Ucraina è una guerra di difesa , la guerra a Gaza è una guerra al Terrorismo di Hamas . Noi Italiani ci troviamo quindi invischiati tra 2 fuochi , con l’Europa e la NATO contro la Russia e alleati d’Israele contro il terrorismo di Hamas e quindi contro i Palestinesi.In entrambe i casi noi svolgiamo essenzialmente un immagine di facciata ma x le alleanze che abbiamo siamo costretti a stare al gioco xché altrimenti la Neutralità sarebbe stata x me l’unica soluzione x il ns Paese xché non abbiamo né la forza economica , né militare e nemmeno quella diplomatica x poter essere incisivi nelle decisioni di portata così strategica x il ns paese .
Luigi Antonio Fino
Forza ragazzi! La vostra onestà morale ha ottenuto la prima vittoria ✌️
La strada resta in saluta!!!