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Disagio giovanile a Nuoro: per avere giuste risposte iniziamo a fare le domande giuste

In vista dell’apertura del dibattito in Consiglio comunale sulla situazione giovanile a Nuoro crediamo che si debba fare un’analisi complessiva e di lungo periodo sulla situazione.

I giovani non pagano solo la crisi economica internazionale e la situazione derivante dalla pandemia, ma vivono un disagio che viene da lontano e che perdura da prima che arrivasse il Covid, la zona rossa, la didattica a distanza.

Già anni fa come sezione Paschedda Zau segnalavamo l’urgenza di un’azione per arginare il dilagare del consumo di droga. Un risultato che non si ottiene con la militarizzazione del territorio ma con le risposte a chi ha bisogno di un futuro tangibile, le stesse che servono anche a chi vorrebbe evitare di emigrare.

Risposte che devono venire dalle istituzioni regionali ma che, giunta dopo giunta, credono di risolvere la disperazione dei nostri giovani con più telecamere, più caserme, più proclami a vuoto contro lo spopolamento.

Ma devono venire anche dalle amministrazioni comunali che, giunta dopo giunta, non si rendono conto che senza una concreta azione sul fronte della vivibilità non si può pretendere che un giovane abbia piacere di vivere a Nuoro.

Questa amministrazione ha la fortuna di poter rispondere a queste domande su un periodo più lungo di altre, essendo al secondo mandato, perciò può offrire tanti riscontri sul suo ruolo nei confronti dei giovani nuoresi.

Può spiegare se durante il suo mandato ha fatto abbastanza per dare ai ragazzi scuole sicure e funzionali.
Può spiegare se i ragazzi di Nuoro possono vivere felici in una città in cui ben trecento nuclei familiari non hanno ancora un’abitazione.

Può spiegare se ha preso delle decisioni tangibili e verificabili per il rilancio dell’università nuorese, perche l’università viene anche prima di un campus universitario, se vuole attrarre giovani.

Può spiegare se ha rilanciato la zona industriale di Pratosardo, per evitare che i giovani senza lavoro vadano via per cercare occupazione altrove.

Può spiegare se è stata in prima linea e con tutta l’energia possibile nella difesa di una sanità che colpo su colpo, anno dopo anno, è stata smantellata sia dal centrosinistra che dal centrodestra.

Può spiegare se in definitiva ha lavorato davvero per rendere Nuoro un luogo abitabile, attrattivo, degno di essere vissuto nella sua interezza.

Senza risposte chiare a queste domande non possiamo spiegare perché a Nuoro abbiano ripreso vigore il consumo di eroina e cocaina, ma anche il non meno temibile alcolismo e fenomeni complessi e pericolosi di devianza. E senza queste risposte non possiamo spiegare neanche perchè intere generazioni di ragazzi vivano oramai stabilmente lontano da qui.

Quando si affronteranno senza sconti e con la giusta determinazione questi temi allora, e solo allora, si potrà discutere con concretezza della questione giovanile a Nuoro.

Il nostro vuole essere un invito a fare un bilancio complessivo e realistico dell’attività di questa Giunta, consci che ci sono dinamiche che vengono da lontano ma anche responsabilità che è necessario assumersi come amministratori di lungo corso.

Ma la nostra vuole essere anche una mano tesa a lavorare tutti insieme per studiare le soluzioni, urgenti più che mai, affinchè Nuoro diventi un luogo in cui i giovani possano decidere di vivere e costruire la propria felicità.

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