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Catania. Nel comune dissestato anche edifici comunali mai accatastati

ASIA USB Catania
La Regione siciliana asserisce che dal febbraio 2007 la Palestra Lupo  è un immobile proprietà del Comune di Catania. Ciò significa che la storia dell’immobile venduto dalla Regione a dei privati sostenuta dall’assessore comunale ai Lavori Pubblici Giuseppe Arcidiacono non sta ne in cielo e ne in terra. Ma non è finita qui. Infatti, questo immobile risulta sconosciuto al Catasto, è un bene comunale non censito da nessuna parte.
Ma com’è stato possibile?
Com’è ha fatto la Regione siciliana a trasmettere una proprietà al Comune di Catania senza registrarla nei registri del demanio?
E come ha potuto lo stesso Comune etneo acquisire un immobile senza registrarlo?
E ancora, com’è stato possibile per dei privati interagire con una struttura “che non c’è”?
Questa vicenda, dal tentativo di violentare il territorio con la realizzazione nella piazza di un inutile parcheggio alla “mancata” registrazione catastale della Palestra Lupo, rappresenta chiaramente la classe politica di centrodestra e di centrosinistra che, con la complicità della Triplice sindacale gialla CGIL CISL UIL e cespuglietti, che ha trascinato il Comune e la città di Catania al DISSESTO finanziario, culturale e sociale.
Di fronte all’EMERGENZA ABITATIVA, con sfratti, sgomberi e pignoramenti esecutivi, il Comune di Catania, mente si articola in inutile “cabine di regia”, non solo non ha un reale censimento dei propri beni immobili e di quelli confiscati alla mafia, ma è anche proprietario di immobili inesistenti per il Demanio.
A questo punto, ASIA USB Catania chiede alla Regione siciliana di intervenire immediatamente per chiarire pubblicamente com’è avvenuto nel 2007 il passaggio di proprietà della Palestra Lupo dalla Regione al Comune di Catania, allora retto dal sindaco Scapagnini, di cui lo stesso Arcidiacono è stato assessore l’anno dopo.

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