Mercoledì 24 ottobre saremo sotto il Tribunale di Firenze per sostenere i 10 compagni e compagne processati per aver impedito un comizio di Forza Nuova alle Piagge. Un presidio convocato da Firenze Antifascista per manifestare la solidarietà nei confronti dei processati e per ribadire ancora una volta che per noi i fascisti, più o meno camuffati, non hanno agibilità politica nella nostra città.
C’eravamo anche noi nel dicembre 2014, insieme a Fi Antifa ed a tanti altri compagni, per impedire che Forza Nuova potesse strumentalizzare il disagio popolare di un quartiere difficile come le Piagge, portando in quel territorio le parole d’ordine del razzismo. C’eravamo anche noi perché pensiamo che, Forza Nuova o Casa Pound o Lealtà e Azione o altri, i fascisti vadano combattuti anche nelle strade, sottraendogli spazi e possibilità di radicarsi, in particolare in quartieri proletari come le periferie urbane.
C’eravamo anche noi perché pensiamo che la legalità di questo sistema, la legalità che copre, sostiene, scorta e dà spazio alle varie strutture neofasciste, non sia giustizia, ed in quanto tale non si debba e possa rispettare.
C’eravamo anche noi perché pensiamo che questi gruppuscoli, tutt’altro che non conformi, sempre pronti a farsi proteggere da polizia e politicanti, sempre pronti a fare le vittime e piangere nelle questure, non siano altro che dei servi, utili però ai padroni per reprimere e confondere, attraverso slogan facili e guerre tra poveri.
C’eravamo allora e saremo sotto al tribunale perché portare la solidarietà ai compagni e le compagne che oggi rischiano di pagare il prezzo di quella giornata, non solo vuol dire sostenerli politicamenti, economicamente e umanamente, ma vuol dire ribadire le ragioni che quel giorno ci spinsero ad essere in piazza.
Lo slogan “Prima gli italiani”, nato nei salotti televisivi e sulle pagine dei giornali, iniziava allora ad essere agitato nelle piazze dai gruppi neofascisti e dopo appena qualche anno rappresenta l’elemento di propaganda su cui si regge il governo Lega-M5S.
Quel “Prima gli italiani”, ora più che mai, sta a significare la barbarie di un sistema che scarica verso il basso le proprie contraddizioni, fomenta “la guerra tra poveri”, e lascia che responsabili e complici dell’austerità continuino a godere dei propri privilegi e coltivino i propri sporchi interessi.
C’eravamo anche noi, e ci saremo sempre, perché non crediamo che l’antifascismo sia un argomento utile per qualche voto in più ma perché per noi l’antifascismo è uno strumento di lotta quotidiana, per l’affermazione dei nostri valori di libertà e solidarietà.
Rilanciamo con forza il presidio indetto da Fi Antifa ed invitiamo tutti a partecipare ed a solidarizzare con i processati
Centro Popolare Autogestito Firenze sud
Mercoledì 24 Ottobre
L’antifascismo non si processa
Oggi come ieri, nessuno spazio a fascisti e razzisti!
Il 24 ottobre prossimo è in programma l’udienza probabilmente conclusiva del processo contro gli antifascisti fiorentini per i fatti delle Piagge. Il 6 dicembre 2014 un presidio convocato da Firenze Antifascista impedì il concentramento chiamato da Forza Nuova in quel quartiere. I fascisti volevano speculare sull’onda dei fatti successi a Roma nel quartiere di Tor Sapienza, dove avevano tentato di assaltare un centro per rifugiati, rilanciando le loro parole d’ordine razziste. La pronta reazione degli antifascisti accorsi in presidio costrinse la polizia a scortare i fascisti qualche chilometro più lontano, a Peretola, dove questi ultimi inveirono e minacciarono i passanti e i residenti che si mostravano in disaccordo con la loro presenza.
Appresa la notizia il presidio tentò di muoversi in corteo e fu caricato dalla polizia. La macchina repressiva di questura e tribunale si mise subito in moto contro gli antifascisti, accusati di resistenza aggravata e altri reati. E così, a conclusione del dibattimento il pubblico ministero ha richiesto un totale di 15 anni di galera per 10 compagne e compagni.
A quattro anni di distanza vogliamo ribadire l’importanza di quella giornata e il valore di essersi opposti, come molte altre volte prima, alla presenza di fascisti e razzisti nei quartieri. In piazza quel giorno eravamo centinaia e come antifascisti resteremo tutti al fianco dei processati praticando una solidarietà basata su una lotta e su valori comuni. Questo in netto contrasto con le condanne piovute come al solito da istituzioni e mezzi di comunicazione, portatori di un antifascismo di facciata, finalizzato esclusivamente alla propaganda elettorale. Una sinistra cieca e sorda di fronte alla realtà di un quartiere con gravi problemi e forti contraddizioni sociali, in cui le esperienze di solidarietà come quella del “Pozzo” di Don Santoro sono state fatte oggetto di ripetuti vandalismi ad opera di soggetti sicuramente affini a chi quel giorno avrebbe voluto spadroneggiare per le strade delle Piagge.
Quattro anni fa i fascisti volevano scendere in piazza con il loro solito slogan “prima gli italiani”. Questo slogan è diventato oggi propaganda di governo, e viene utilizzato da Salvini e Di Maio strumentalmente per l’attuazione di politiche che, nonostante siano propagandate come nuove, altro non sono che diretta continuazione delle politiche dei governi precedenti. Non sarà una frazione decimale di deficit a cambiare la sostanza di un massacro sociale che per le classi popolari va avanti da decenni e che continuerà anche con questo governo, fatto di tagli ai servizi, cancellazione di diritti, sfruttamento e disoccupazione. Non saranno ancora più sbirri e telecamere a portarci la vera sicurezza, quella di avere un lavoro, una casa, un’istruzione e una sanità gratuite per tutte e tutti. Non sono stati certo i rifugiati a produrre il disastro sociale in cui viviamo, ma esclusivamente le classi dirigenti che governano questo paese in combutta con quelle dell’UE. E non sarà il teatrino messo in piedi dalle forze politiche oggi al governo a cambiare la realtà di questi fatti.
Non ci dimentichiamo certo che la sinistra istituzionale, che oggi versa lacrime di coccodrillo per l’avanzata della destra reazionaria è proprio quella che ha aperto la strada a Lega e M5S, coprendo i fascisti di Casapound e Forza Nuova, promuovendo per prima il razzismo istituzionale dei decreti Minniti-Orlando, e reprimendo chiunque si opponesse alle sue scelte anch’esse reazionarie.
E’ per questo motivo che riteniamo che solo la risposta di tutti i sinceri antifascisti possa realmente cacciare fascisti e razzisti dai nostri quartieri. Possiamo e dobbiamo contare solo sulle nostre forze e sulla nostra capacità di parlare e relazionarci con chi sente l’odore della menzogna sia nella propaganda del governo giallo-verde sia nella finta opposizione di una finta sinistra, e non ha intenzione di rassegnarsi a questa falsa alternativa.
Proprio di fronte all’avanzata della destra reazionaria e fascista, diventa imprescindibile dare una risposta chiara in grado di ribadire che il nostro antifascismo non può che andare di pari passo con il nostro anticapitalismo, con la ferma opposizione ad un sistema irriformabile che produce sfruttamento, repressione, razzismo e guerra, ed è nemico delle classi popolari di tutti i Paesi.
Invitiamo tutti gli antifascisti ad esprimere la propria solidarietà con i processati per i fatti delle Piagge e ad essere presenti al presidio presso il tribunale di Firenze il prossimo 24 ottobre, dalle ore 9, in contemporanea con l’udienza conclusiva del processo.
L’ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA!
FIRENZE ANTIFASCISTA
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