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Potere al Popolo! Pisa a fianco delle precarie “storiche” della Piaggio

Andrà tutto bene: ma per chi?

Ancora una volta come Potere al Popolo! Pisa torniamo ad occuparci della dolorosa vicenda delle 29 ex lavoratrici della Piaggio.

Da oltre un anno, nonostante la pandemia, si susseguono le proteste e le lotte di queste precarie storiche dell’azienda di Pontedera, e le numerose mobilitazioni coordinate dall’Unione Sindacale di Base, sindacato conflittuale che difende concretamente i lavoratori in quella fabbrica, e in tanti altri posti di lavoro sui territori.

Più di una volta queste donne avevano manifestato davanti all’ingresso della sezione pisana di Confindustria, ed anche, con un evidente clamore mediatico, avevano occupato per settimane il tetto del “palazzo blu”, uno stabile posto davanti agli ingressi della Piaggio.

Da quando con la pandemia legata al Covid-19 la crisi economica si è accentuata con esiti devastanti per i lavoratori e i cittadini abbiamo continuato a sentire nelle orecchie che tutto sarebbe “andato bene”… Ma per chi? Sicuramente per tutte quelle aziende come la Piaggio che grazie ai contributi del tanto vituperato “Stato”, che tutti i padroni vorrebbero smantellare, continuano a mantenere inalterati profitti e dividendi attingendo a man bassa dalle tasche dei cittadini onesti.

Questa vicenda si inserisce in un momento in cui l’azienda pontederese ha addirittura aumentato la propria produzione, e quindi gli utili, grazie anche ai fondi che riceve costantemente non solo dallo Stato ma anche dall’Unione Europea e dalle amministrazioni locali, sotto forma di contributi pubblici per gli ammortizzatori sociali e di opere infrastrutturali.

E la prima conseguenza è stata quella dell’assunzione di nuovi apprendisti all’interno dell’azienda!

Peccato che Colaninno e soci si siano dimenticati di queste 29 ex lavoratrici Piaggio, contrattiste a termine che dopo quindici anni sono state lasciate a casa e da oltre un anno si battono in nome del sacrosanto diritto a riavere il lavoro svolto per almeno tre lustri, ed il conseguente diritto ad avere una vita dignitosa.

Nei giorni scorsi l’Unione Sindacale di Base ha organizzato un nuovo presidio di mobilitazione davanti a cancelli della fabbrica, a cui ne faranno seguito altri. In questa occasione hanno giustamente rimarcato che la Piaggio ha delle responsabilità precise sia economiche che sociali anche nei confronti di tutto il territorio della Valdera al quale deve obbligatoriamente dare risposte.

La situazione emergenziale non distoglierà certo Potere al Popolo! Pisa dal fornire tutto il supporto e la necessaria attenzione ai lavoratori del nostro paese, al fine di portare alla luce e lottare per risolvere i tanti nodi irrisolti che hanno contribuito ad aggravare le condizioni in cui versano.

Continueremo con ancora maggiore determinazione a marciare al fianco di queste lavoratrici precarie della Piaggio. Continuiamo a ribadire che Colaninno e soci devono rispettare gli accordi sindacali del 2009 e quelli presi negli incontri avuti tra i rappresentanti sindacali di USB e il Ministero del Lavoro, che prima della pandemia, avevano chiaramente indicato che l’unica strada percorribile fosse quella della piena stabilizzazione.

Potere al Popolo! rinnova con ancora più forza l’invito al Governo e alle amministrazioni locali, che sostengono economicamente e logisticamente l’azienda, ad impegnarsi affinchè sia imposto alla Piaggio e alle aziende dell’indotto il reintegro di queste lavoratrici e la piena occupazione di tutti i lavoratori precari. Altrimenti non ci può essere alternativa alla ripresa di un conflitto sociale forte e legittimato dal bisogno di lavoro, salario, dignità per porre il necessario argine alla barbarie perpetrata da “prenditori” vampiri.

Potere al Popolo! continuerà come sempre ad essere al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori. Siamo perfettamente consci di essere giunti alla fine di un’epoca che la crisi pandemica ha accentuato e che niente sarà più come prima. Ma le innovazioni e lo sviluppo tecnologico, come ad esempio quello di “Industria 4.0”, devono essere finalizzate non alla precarizzazione ma all’aumento della manodopera, attraverso la diminuzione dell’orario di lavoro e ad aumenti salariali veri e dignitosi, in modo da poter finalmente mettere in tasca ai lavoratori parte di quei profitti milionari regalati ogni anno esclusivamente ai membri del consiglio di amministrazione della Piaggio SpA.

Potere al Popolo! Pisa

Via Bovio 50

poterealpopoloapisa@gmail.com

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