Menu

Nasce il Comitato “No comando NATO né a Firenze né altrove”

Nonostante il periodo estivo, che ha allontanato tante e tanti dalla città, una partecipatissima assemblea tenutasi al parco dell’Anconella di Firenze ha formalizzato la costituzione di un Comitato contrario all’insediamento di un comando NATO nella caserma Predieri di Rovezzano, nell’immediata periferia della città.

La gestazione del comitato è stata breve e molto dinamica, passando per un una altrettanto partecipata assemblea tenutasi lo scorso 13 luglio alla casa del popolo di Rovezzano, promossa dalla CGIL, dall’ANPI, dall’ARCI e da altre realtà che avevano ipotizzato un percorso totalmente insufficiente, ambiguo e indigeribile per la maggior parte dei presenti.

Nell’introduzione di quella assemblea, infatti, si era esplicitamente escluso dal dibattito i temi del No alla NATO” e del “No all’invio delle armi in Ucraina”, per abbozzare invece un percorso di “consultazione ed interlocuzione” con le istituzioni e i comandi militari, senza alcuna indicazione di lotta e mobilitazione.

Posizioni che riflettono appieno tutte le ambiguità e le contraddizioni di organizzazioni collaterali al Partito Democratico, che come sappiamo è guerrafondaio e militarista tanto quanto l’attuale compagine governativa. 

Il comitato costituitosi al parco dell’Anconella ha quindi spazzato via il tentativo di tarpare le ali ad una vera opposizione alla militarizzazione di quei territori, fissando come obiettivi prioritari il NO alla guerra, alla NATO e all’invio di armi all’Ucraina.

Una assemblea bella e vera, che ha indicato un percorso di attivizzazione in sintonia con quello che si muove sul territorio fiorentino e toscano, a partire dal “Movimento contro la base a Coltano” di Pisa, intervenuto tra i primi nel dibattito.

Insieme ad esso, si è prospettata l’interazione con le realtà che si battono contro la militarizzazione diretta ed indiretta dei territori, con il reiterato tentativo di raddoppio della pista all’aeroporto fiorentino di Peretola, l’installazione del rigassificatore a Piombino, le lotte contro le discariche e l’uso predatorio della terra con l’interramento abusivo e criminale dei rifiuti tossici delle concerie (Keu).

I temi trattati hanno naturalmente portato a riflettere sullo scenario generale che produce guerra e militarizzazione, emersi in più di un intervento, come quello sull’appello “fermare la guerra, imporre la pace”, pensato e scritto a più mani con la partecipazione attiva di Angelo Baracca, scomparso nei giorni scorsi, di cui è stata ricordata la figura e la costante militanza di scienziato contro la guerra.

Dai promotori di quell’appello è venuto l’invito alla riunione del prossimo 2 settembre a Roma per organizzare una grande manifestazione nazionale a fine autunno, contro l’euroatlantismo del governo Meloni, la guerra in Ucraina e l’invio delle armi.

Insieme a questa proposta sono emerse altre scadenze, alcune ipotizzate come proiezione del neonato Comitato, altre già in calendario, come quella del 30 settembre a Firenze contro il raddoppio della pista a Peretola, quella del 21 ottobre a Pisa contro la militarizzazione dei territori.

L’obiettivo condiviso è quello di costruire, a partire dai territori, una rete di resistenza al militarismo imperante, dai territori con il potenziamento delle basi militari al sistema educativo, contro i quali non è possibile vincere senza costruire una forte massa critica a livello nazionale, in grado valorizzare le specifiche lotte locali in un più generale movimento contro la guerra, capace di interpretare il sentimento maggioritario esistente nel paese, che al momento non trova alcuna rappresentanza politica.

Ci aspetta un autunno di lotta, contro un piano inclinato che rischia di trascinare l’umanità in una nuova guerra mondiale. In questo percorso, il segnale che ci giunge da Firenze è di buon auspicio.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *