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TAV: Giani e il mistero delle terre fantasma

Il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, è molto presente sui social per sostenere la propria politica e la propria persona. Ultimamente ha anche pubblicato sul sito Instagram della Regione un brevissimo filmato di un nastro trasportatore che trasferisce terra dall’interno di una galleria.

Lo commenta così: “La terra di scavo, dalle viscere di Firenze, sta uscendo progressivamente con il lavoro della talpa “Iris” per realizzare il sotto attraversamento in tunnel dell’alta velocità ferroviaria”.

Il Comitato non sa da dove Giani abbia preso il filmato, quel che è sicuro è che non riguarda il cantiere TAV; quella terra non esce dalle gallerie fiorentine per il semplice motivo che lo scavo NON È INIZIATO, la talpa è ferma.

È davvero inquietante che un personaggio dalle grandi responsabilità politiche come il Presidente di una regione dica cose non vere, è grave perché prende in giro la cittadinanza; possiamo dire che mente.

Resta da capire se questa bufala dello scavo delle gallerie del Passante sono false informazioni che RFI fornisce agli enti locali o se è direttamente Eugenio Giani che se le inventa. In entrambi i casi la cosa è davvero grave, imperdonabile.

Certamente la memoria va all’inaugurazione a maggio della macchina TBM (la talpa) e alla cerimonia di inizio dello scavo del luglio scorso con contorno di sindaci, ministri, sottosegretari, dirigenti e ingegneri di Ferrovie e di Pizzarotti, giornalisti; pareva che tutto iniziasse il giorno stesso.

La fresa si mosse di 50 centimetri verso il fronte dello scavo e poi tutto fermo, meno che nella mente di Eugenio Giani che racconta ai suoi elettori che anonime terre lontane sono quelle scavate a Firenze. Le poche terre giunte nei depositi di Cavriglia sono quelle prelevate dal cantiere della stazione ai Macelli.

Se Giani volesse dare informazioni vere ai cittadini dovrebbe spiegare perché gli scavi non sono ancora partiti e dare una data concreta. Invece siamo ancora ad annunci vuoti su terre fantasma; tutto questo fa presagire tempi lunghi per la realizzazione del Passante; motivo in più per decidere di lasciar perdere quest’opera dai troppi lati oscuri e negativi e guardare al disastro rappresentato dalla mobilità a Firenze.

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