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Terni. Anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti

Ieri sera PD e 5 Stelle, che hanno inviato allo stato t3rr0rista di lsraeIe armi con cui in queste ore continuano ad essere massacrati uomini, donne e bambini paIestinesi, pensavano di presentarsi come coloro che stanno dalla parte delle vittime con una raccolta fondi per Medici Senza Frontiere.

Siccome a noi questi giochetti non piacciono abbiamo deciso di andare a spiegare ai presenti come stanno le cose, perché solo se le persone sono informate potremo un giorno uscire dalla spirale della guerra in cui tutte le forze politiche presenti in Parlamento ci trascinano da anni.

Noi continueremo a costruire l’alternativa sia a queste forze politiche che alle destre per molti motivi, ma innanzitutto perché vogliamo un futuro di Pace per l’umanità e perché vogliamo che il nostro Paese smetta di essere complice di massacri come quello in corso.

Abbiamo anche parlato col professor Angelo D’Orsi (finché non siamo stati interrotti da una persona maleducata), il quale ci ha detto di non sapere che certe forze politiche fossero tra gli organizzatori dell’iniziativa. A quanto pare il nome del professore (venuto a Terni per uno spettacolo che si tiene oggi) è stato inserito nella locandina dell’iniziativa senza neanche informarlo.

🔴 Siamo andati a ricordargli che

NON SI PUO’ ARMARE L’ASSASSINO E POI SOLIDARIZZARE CON LE VITTIME!

👉 Il PD non ha mai nascosto le sue simpatie per lo stato sionista; un partito che, al Parlamento Europeo, ha votato CONTRO la mozione della sinistra europea che chiedeva il CESSATE IL FUOCO; un partito che ha sempre votato per gli incrementi delle spese militari (favorevoli anche i 5 Stelle che per distinguersi e sprezzanti del ridicolo precisano “in maniera graduale”) e che piazza sistematicamente i suoi uomini nei consigli di amministrazione delle società a partecipazione pubblica che producono e vendono armi; e vendono armi a Israele, come ad un’altra grande “democrazia” come l’Arabia Saudita, che anche con quelle armi ha massacrato più di 150 mila yemeniti.

👉 I 5 Stelle nel 2019 col governo Conte si affermavano come il governo italiano che negli ultimi 10 anni ha venduto più armi a Israele. I 5 Stelle si sono giustificati in Parlamento dicendo che Conte ha firmato commesse militari destinate a Israele “quando Israele non era in guerra”. Ma la verità è che anche nel 2019 Israele faceva ciò che fa da moltissimi anni: massacrava i palestinesi con tanto di raid aerei, occupava illegalmente territori non suoi, teneva un regime di apartheid, arrestava centinaia di bambini palestinesi, assediava la Striscia di Gaza…

L’anno precedente, nel 2018, durante le manifestazioni popolari contro il blocco e l’assedio che ha reso Gaza la più grande prigione a cielo aperto al mondo, l’esercito israeliano sparava ripetutamente sulla folla, massacrando 254 palestinesi (tra cui 44 bambini) e ferendo addirittura 23.600 persone.

Questo è l’Israele in pace a cui vendeva le armi il Governo Conte, che oggi quando incalza il governo Meloni proponendo di sospendere la vendita di armi a Israele sente il bisogno di precisare “seppur temporaneamente”. Temporaneamente? E che significa? Che tra un po’ possiamo tornare a vendergliele?

PD e 5 Stelle pensano di poter cancellare tanto facilmente le loro responsabilità e presentarsi ai cittadini come coloro che stanno dalla parte delle vittime della guerra?

PD e 5 Stelle pensano davvero di poter far credere ai cittadini di stare dalla parte delle vittime della guerra mentre continuano a dichiararsi “atlantisti” (cioè filo-NATO e filo-USA) e ad obbedire alle politiche guerrafondaie imposte dagli Stati Uniti, senza il cui sostegno Israele non potrebbe continuare a portare avanti questo massacro?

Queste riflessioni e queste domande le poniamo alla cittadinanza tutta, alle centinaia di cittadine e cittadini che in questi mesi hanno condiviso con noi la campagna di sostegno alla Resistenza palestinese a 75 anni di pulizia etnica; e le poniamo anche a quei soggetti e a quelle forze politiche che hanno a cuore la causa palestinese e che forse farebbero meglio a tenersi alla larga da certe “compagnie”

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