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Minacce presunte e pericoli reali nel Baltico

Arturas Paulauskac, presidente della Commissione sicurezza e difesa della Sejm lituana, ha accusato la Russia di aver aggredito il suo paese con reparti speciali attestatisi sulla cosiddetta penisola di Neringa, il tombolo che separa la laguna dei Curoni dal mar Baltico, la cui parte settentrionale appartiene alla Lituania e quella meridionale alla regione russa di Kaliningrad.

Vero è che Paulauskas ha parlato di “probabilità” e al giornalista che gli ha chiesto come si sarebbe realmente verificato il fatto, il deputato ha risposto che “potrebbe essersi trattato di un’incursione su Juodkrantė”, un piccolo villaggio sulla parte lituana del tombolo e ha aggiunto che quelli avvistati avrebbero potuto essere sia militari russi, sia “reparti speciali senza segni distintivi di riconoscimento, che stavano effettuando manovre e si erano paracadutati”. Tra le varie eventualità, l’unico fatto certo è stata la discussione alla Sejm sull’aumento delle spese militari.

Ancora più certo è l’invio da parte statunitense in Estonia di una brigata corazzata (generalmente composta di 10 carri Abrams, 4 blindati Bradley e mezzi di supporto, il tutto servito da 100-120 militari) in Estonia. Lo ha dichiarato l’addetto militare dell’ambasciata USA a Tallinn, tenente-colonnello William McNicol, specificando che il contingente giungerà nel paese baltico a inizio 2017, probabilmente “rafforzato con artiglieria da campagna, pontoni e droni da ricognizione. I mezzi, con rotazione di nove mesi, serviranno tutti i Paesi baltici, a seconda delle esigenze”. Al vertice Nato di Varsavia del prossimo luglio, verrà stabilito quali forze verranno dislocate nei Paesi baltici dagli altri paesi membri della Nato.

In generale, è previsto l’arrivo di “una brigata USA di corazzati pesanti (4.000 militari e 500 mezzi, tra cui 100 carri armati) in aggiunta alle due già presenti, per il rafforzamento della sicurezza europea”; le forze verranno suddivise tra Bulgaria, Romania, Polonia e Paesi baltici, ha dichiarato il portavoce del Ministero della difesa estone, tenente-colonnello Peeter Tali. L’Estonia, da parte sua, provvederà alla realizzazione di caserme e alloggiamenti per i mezzi pesanti Nato, mentre gli USA contribuiranno con 12 milioni di $ all’allestimento della base militare di Tapa. Tutto questo si aggiunge alla recente fornitura USA all’Estonia di razzi controcarro FGM-148 “Javelin” da utilizzo individuale, in quantità tale da distruggere una brigata carri nemica, per un valore di 33 milioni di $, finanziati coi fondi USA per il “sostegno alle misure di dissuasione in Europa”.

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