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Burkina Faso: L’Unione Africana non riconosce i golpisti

E’ salito a sei il numero delle vittime per gli scontri tra forze golpiste e manifestanti in Burkina Faso; una sessantina i feriti. Le dimostrazioni sono più intense nelle periferie della capitale Ouagadougou, dove, secondo “Jeune Afrique”, si stanno moltiplicando le barricate, e in alcune città della provincia. Nonostante il coprifuoco imposto dai militari che giovedì hanno deposto il presidente di transizione Michel Kafando (ieri i golpisti ne hanno annunciato la scarcerazione, ma pare sia trattenuto agli arresti domiciliari) e decretato la cessazione dei lavori del governo provvisorio, centinaia di cittadini stanno rispondendo all’appello lanciato dal leader del Parlamento di transizione, Chériff Sy (autonominatosi nel frattempo Presidente di transizione ad interim, in assenza di Kafando) a manifestare contro il colpo di stato. Tuttora incarcerato invece il primo ministro Isaac Zinda.
I partiti politici, di concerto, continuano a chiamare alla disobbedienza civile. Sempre stando a “Jeune Afrique”, la mobilitazione rimane forte in centri quali Bobo Dioulasso, la seconda più grande città, nel sudovest del Burkina e anche nel nord del paese. Rimarrebbe invece ancora incerta la posizione dell’esercito nei confronti dei golpisti; nessuna conferma ufficiale è venuta alle voci su una presunta presa di posizione da parte del Capo di Stato maggiore a fianco dei resistenti.
Intanto, in un  tentativo di mediazione, sono giunti ieri a Ouagadougou, accolti all’aeroporto dall’uomo forte del cosiddetto Consiglio nazionale per la democrazia, Gilbert Diendéré, i presidenti del Senegal Macky Sall, in qualità di rappresentante della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Cedeao) e del Benin Boni Yayi. Ma nella riunione tenuta sempre ieri ad Addis Abeba, il Consiglio per la pace e la sicurezza dell’Unione Africana aveva annunciato la sospensione del Burkina Faso, in base allo statuto dell’organizzazione, che punisce i colpi di stato. Nella dichiarazione della UA era specificato che non si riconosce il nuovo potere del Burkina: “L’Unione considera inefficace e non avente forza di legge la “rimozione” del presidente Michel Kafando e il tentativo di sostituirlo con il cosiddetto nuovo governo”. L’arresto dei leader del governo provvisorio è valutato come “un atto terroristico che mina il periodo di transizione in Burkina Faso, ad appena un mese dalle elezioni parlamentari e presidenziali”.

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