Menu

Quegli antinfiammatori da infarto

Uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet nel 2013 aveva affermato che l’uso prolungato degli antinfiammatori non steroidei (FANS) può aumentare il rischio di morire per infarto, ictus e altri eventi a livello cardiovascolare. Lo studio, svolto da ricercatori della University of Oxford, che hanno collaborato con l’Università Cattolica di Roma, dimostra che tale rischio, stimato in un terzo, riguarda in particolar modo l’ibuprofene e il diclofenac, di cui i commerciali sono Moment, Voltaren, Buscofen.

Questa però non è certo una novità, infatti già dal 2001 erano stati avanzati seri dubbi, e si sosteneva che l’ibuprofene potesse causare problemi cardiovascolari, o ictus, o infarto; nel 1997 si riportava: ”…l’utilizzo dei FANS è responsabile di una ridotta azione dei farmaci antipertensivi e diuretici, e un loro uso prolungato provoca danni renali (nefropatia) e a livello circolatorio […]. Per quanto riguarda il diclofenac […] il suo utilizzo va quindi drasticamente ridotto oltre che nei pazienti sofferenti di malattie renali anche nei cardiopatici […].”*

Va detto che alcuni FANS chiamati inibitori della ciclossigenasi, quali il celecobix e l’etoricoxib, possono dare un rischio maggiore di infarto del miocardio, in particolare nel corso del primo mese di terapia, vanno quindi monitorati con attenzione i potenziali effetti cardiotossici dei FANS. Come si intuisce la “questione” è datata ed è bene sapere a cosa si va incontro nell’usare detti antinfiammatori.

L’ibuprofene (FANS) viene usato come antidolorifico per mal di testa, di denti, dolori muscolari, articolazioni, dolori mestruali; ma anche il naprossene (altro antinfiammatorio FANS) può aumentare il rischio di infarto ed ictus.

La FDA (Food And Drug Administration americana), in quello che viene chiamato “Boxed warning” e in “Precautions sections of the prescriptions drug labels” (in pratica “Comunicazione sulla sicurezza dei farmaci”), già nel 2005 informavano dei rischi di infarto e ictus relativamente a codesti farmaci. Successivamente aveva dato indicazione che il “foglietto dei farmaci” dovesse riportare l’avvertenza che “il rischio di infarto del miocardio o di ictus può esserci già dalle prime settimane dell’utilizzo di un FANS […], che il rischio può aumentare con un uso prolungato e che tale rischio tende ad aumentare a dosi elevate […], e tale rischio non è limitato solo ai pazienti con malattie di cuore […]”.**

E ancora, l’FDA afferma che vi sono elementi sufficienti per stabilire il grado di rischio per ogni FANS e se tale rischio è eguale per tutti i tipi di FANS; inoltre, se tali farmaci si assumono a intermittenza, e/o a bassi dosaggi, il rischio diminuisce. L’aumentato rischio di ictus, e infarto, è senz’altro riconosciuto per il diclofenac***, soprattutto per quei pazienti che già presentano patologie di tal genere e usano dosi elevate e a lungo termine.

Nel 2009, sia Novartis che FDA**** hanno informato e notificato ai medici gli effetti a livello epatico del diclofenac, aggiungendo nuovi dati sulla epatotossicità. Venivano riportati gravi casi, in particolare nel corso del primo mese di trattamento, di reazioni epatiche quali necrosi epatica, ittero, epatite fulminante, insufficienza epatica. In alcuni di questi casi vi era stata morte, o si era dovuto ricorrere al trapianto di fegato. Il ruolo dei medici – in questo caso – è, tra le altre cose, quello di controllare periodicamente le transaminasi dei pazienti trattati con diclofenac a lungo termine. Va chiarito, per i lettori, che un farmaco somministrato per via locale (e quindi anche creme e gel con diclofenac) può essere assorbito anche a livello generale e produrre gli stessi effetti.Prof. Roberto Suozzi

Medico e Farmacologo clinico

suozziroberto.altervista.org

*Roberto Suozzi Dizionario dei Farmaci. Editori Riuniti 1997

**FDA . USA FOOD and DRUG ADMINISTRATION . 2009. Last updated 08/29//2013

***Diclofenac: new contraindications and warning s- Medicines and Healthcare products Regulatory Agency- 24 June 2013

**** U.S. FOOD and DRUG ADMINISTRATION-Voltaren Gel (diclofenac sodium topical gel) 1% – Hepatic Effects Labeling Changes. 12/04/2009

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *