Questo tizio è Payton Gendron, il 18enne suprematista bianco che a Buffalo – capitale dello stato di New York – ha fatto strage nel supermercato di un quartiere abitato soprattutto da afroamericani.
Intenzionalmente, cercando proprio i “neri” in mezzo ai banconi e agli scaffali.
Nella foto che lui stesso aveva postato, appare con sulla felpa il simbolo del “sole nero”.
Che, non casualmente, era anche il simbolo del “Battaglione Azov”, la milizia neonazista inserita nell’’esercito regolare ucraino e una cui “folta delegazione” è da settimane nascosta nei sotterranei dell’acciaieria Azovstal, a Mariupol.
Poi quel simbolo è stato progressivamente sostituito con una stilizzazione della svastica hitleriana, in modo da non farla identificare immediatamente come tale e garantire, di conseguenza, una maggiore accettabilità dei neonazisti come “sinceri democratici europei”.
Contenti?
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Pasquale
Bisogna vedere e non guardare in aria…il grembo da cui nacque è ancora fecondo. Risuonano oggi più che mai le parole di Bertolt Brecht. Non abbiamo voluto vedere perché ci faceva comodo e non volevamo turbarci il sonno. E ora ci ritroviamo a fare i conti, specie in Europa, di nuovo col mostro.
antonio
Riflessione: …continuano ad ammazzarsi a vicenda! Questa non è solo follia ma ben altro!
Questosarà un segnale – forse una premessa – del livello di decadenza raggiunto da un’impero “liberista” in rapido e tragico sfacelo oltre alla fine di una individualistica illusione – di natura “liberista; liberalista e libertarista”. Illusikone e aspettativa di una generazione la quale oggi: sa di essere destinata e, semmai, condannata ad un ruolo subordinato; non più dominante sul/nel pianeta.
Domanda: perchè e come mai gli autori di queste stragi sono spesso …”bianchi e suprematisti” èh?
…chiedetevelo e …chiediamocelo!