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Il sabotaggio al North Stream? Hanno stato gli anarchici!!

A far saltare il gasdotto North Stream è stata una allegra brigata. Lo scrive il New York Times, citando fonti dei servizi Usa. Lo stesso giornale che si è rifiutato di pubblicare l’inchiesta di Seymour Hersch e che metteva sul banco degli accusati gli incursori statunitensi e norvegesi.

Non solo. Il New York Times, ma anche i servizi di sicurezza tedeschi, affermano di non avere prove del coinvolgimento delle forze ucraine nel sabotaggio.

Il sabotaggio sarebbe stato compiuto con l’aiuto di uno yacht noleggiato da due cittadini ucraini da una società con sede in Polonia. Il commando sarebbe stato composto da cinque uomini e una donna, di nazionalità non accertata.

E’ una versione che assolve i paesi Nato, mette tranquille le rimostranze tedesche e mette i bastoni tra le ruote agli stellari rimborsi delle assicurazioni sul gasdotto distrutto. Insomma uno scenario perfetto, come quando gli anarchici vengono accusati di tutto.

L’unica cosa certa ammessa dal News York Times è quella più lapalissiana: il commando che ha sabotato il gasdotto ce l’aveva con Putin. Ma va?

 

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2 Commenti


  • marco

    Credevo che in quanto a viltà la classe dirigente italiana fosse unica al mondo, ma guardando come i tedeschi stanno andando nuovamente al macello mi sto ricredendo…


  • ndr60

    Vero, del resto Udo Ulfkotte nel suo libro “Giornalisti comprati” evidenziava che molti suoi colleghi (e anche lui stesso) erano stipendiati dalla CIA, e non c’è motivo di credere che fossero l’ unica categoria coinvolta 🙂

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