Cacciamo i fascioleghisti da Pisa. Il 16 maggio contestiamo Salvini al Palazzo dei Congressi
Il leader della Lega Nord Matteo Salvini, ha annunciato il suo ritorno a Pisa per sabato 16 maggio.
Non contento delle contestazioni a Livorno e del fallimento del 1 Maggio, quando ha dovuto annullare il suo appuntamento a Tirrenia, a causa dell’annunciata mobilitazione di antifascisti pisani e livornesi, ma anche dal rischio di far perdere un’occasione di guadagno ai bottegai e ai commercianti in una data trasformata da festa dei lavoratori in bolgia consumistica e di super sfruttamento, l’ex delfino di Bossi ci riprova.
La Lega di Salvini, sommersa da corruzione e scandali per i quali moltissimi dirigenti sono pluri-inquisiti, tenta di rifarsi una verginità candidandosi a opposizione di estrema destra alle politiche del governo Renzi e della Trojka europea, agitando parole d’ordine beceramente populiste incentrate sulla difesa della sovranità nazionale e sull’odio razziale.
Nel farlo si muove aggregando diverse organizzazioni fasciste, come Casapound e Fratelli d’Italia, unite nello strumentalizzare la disperazione diffusa in fasce sempre più larghe della popolazione italiana, derivata dalla crisi sistemica del capitalismo, alla quale i grandi finanzieri e industriali tentano di rispondere attraverso: 1) politiche di austerità della Trojka veicolate dai governi nazionale, portando avanti una guerra economica ai popoli europei sottraendo lavoro, servizi, reddito a favore di banche e grande capitale, 2) guerra contro i paesi del sud Mediterraneo e dell’Est europeo distruggendo interi Stati, come Iraq, Libio, Siria, Sudan, Ucraina 3) generando i fenomeni migratori sui quali i fascioleghisti fanno leva per fomentare l’odio verso la povera gente, con l’obiettivo di nascondere agli occhi delle classi popolari i veri responsabili della loro condizione.
In questo gioco delle parti, i media si prestano ad essere megafono del fascioleghismo,trasformando un fenomeno minore in un “caso politico”, al fine di costruire una “opposizione del Re” funzionale alla stabilizzazione autoritaria del paese.
Così come il 28 Febbraio a Roma un grande corteo popolare e antifascista ha oscurato l’adunata fascio-leghista di Piazza del Popolo, così come a Pisa lo scorso 14 marzo, quando i fascisti di Fratelli d’Italia sono stati costretti dagli antifascisti a non tenere la loro iniziativa in centro storico, è necessario continuare la mobilitazione per impedire ai fascio-leghisti di utilizzare spazi elettorali per diffondere odio e divisione tra i lavoratori e gli sfruttati.
Per questo la Rete dei Comunisti invita tutti gli antifascisti della nostra città ad essere presenti alla contestazione di sabato 16 maggio al palazzo dei Congressi.
Rete dei Comunisti
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