Venerdì 28 agosto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sarà a Firenze su invito del premier Renzi, a coronamento di una politica estera caratterizzata da una sempre più spiccata aggressività politico/militare contro i paesi del Sud Mediterraneo e dell’Est europeo.
La visita di Netanyahu è, in questa cornice, particolarmente odiosa, per il ruolo ricoperto da questo sanguinario personaggio, da sempre impegnato nella distruzione fisica del popolo palestinese e recentemente attivo nel proteggere e sostenere i tagliagole del cosiddetto Stato Islamico.
Solo la stampa di regime italiana nasconde all’opinione pubblica questa verità emersa oramai da tempo: sulle alture del Golan siriano, i terroristi dell’IS trovano costantemente un retrovia strategico, assistenza medica, logistica e militare grazie all’esercito israeliano, insediato con la forza ed illegalmente in quei territori dal 1967.
Il curriculum criminale di Benjamin Netanyahu si allunga così di altre terribili responsabilità, oltre a quelle già insostenibili verso il popolo palestinese, contro il quale scatenò nell’estate del 2014 l’operazione “Margine Protettivo”, costata la vita a più di 2000 civili palestinesi di Gaza e un numero incalcolabile di feriti. Un massacro che non si è mai fermato, costato la vita e la salute ad altre centinaia di palestinesi in quest’anno che ci separa da quell’operazione militare.
Così, mentre ogni giorno Renzi e i suoi pari si stracciano le vesti per condannare i tagliatori di teste, mentre l’esercito italiano (insieme alle altre forze armate dell’Unione Europea) si prepara a invadere di nuovo le coste libiche con la scusa di fermare l’espansione dell’IS, venerdì 28 agosto stringerà la mano a uno dei più attivi sostenitori di questo fenomeno fondamentalista.
Le alleanze strategiche del governo Renzi sono di questo tipo, facendo assumere sempre più alla penisola italiana il ruolo di vera e propria portaerei del polo imperialista europeo e della NATO contro i popoli del Sud Mediterraneo e dell’Est Europeo.
Un ruolo sempre più pericoloso, perché addensa sui nostri confini un sentimento di odio profondo, alimentato ogni giorno dalla disperazione di milioni di persone costrette a fuggire dalle proprie terre, a causa di guerre promosse da chi poi li fa morire a migliaia nel Mediterraneo, soffrire nei campi profughi, essere perseguitati da un razzismo fomentato ad arte da mass media, governi e destre reazionarie, infine li riduce a manodopera servile quando riescono a entrare in uno dei paesi della “fortezza europea”.
Venerdì 28 agosto ore 18 P.zza Ciompi parteciperemo alla mobilitazione promossa da “Firenze per la Palestina”, per esprimere da una parte sdegno e rabbia per la presenza del terrorista Netanyahu in Italia, dall’altra solidarietà attiva alla Resistenza del popolo palestinese per la fine dell’occupazione e la liberazione definitiva della Palestina.
I palestinesi ogni giorno combattono contro l’Apartheid sionista di Israele, alleato strategico del polo imperialista europeo, degli USA e della NATO.. Non solo solidarietà, quindi, ma comuni nemici.
Solo l’abbattimento del militarismo imperialista dell’Unione Europea e della NATO può fermare la guerra e i mostri che esso produce, come sionismo e Stato Islamico.
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