In tanti stanno commentando in queste ore il gesto di Ciocca, eurodeputato della Lega, che si mette letteralmente sotto alla suola delle scarpe i documenti di Moscovici.
“Non sono cose che si fanno!” “E’ un cafone!”. A me sinceramente della buona educazione di Ciocca me ne frega pochino, quello che mi interessa di più è quello che lui, e i suoi, con quel gesto vogliono farci credere, ovvero che disubbidiranno ai diktat europei in nome del “popolo italiano”.
1) Questa è una bugia, anche bella grossa. Perché i motivi della presunta disubbidienza del governo gialloverde non hanno niente a che fare con questa difesa, la loro manovra assume sempre più il volto di una distribuzione di “mancette” (simili agli 80 euro di Renzi), più che di una reale ristrutturazione. Austerity e liberismo restano la ricetta di questo Governo, come dei precedenti.
Contestare il Patto di stabilità e crescita o Fiscal Compact è sacrosanto, ma se si va nella direzione dell’aumento della spesa sociale, della – vera – lotta alla povertà, della redistribuzione della ricchezza. Come è evidente non è questo il caso.
2) Non bisogna però sottovalutare il valore simbolico di questo gesto (e di tanti altri, analoghi, che ci stanno propinando) e la sua funzione per la fregatura che ci stanno rifilando. Come sottolineava alcuni giorni fa Guido non è (solo) l’interesse a spingere gli elettori a sostenerli, ma la loro capacità di fare egemonia, di costruire un racconto nel quale, a dispetto di ogni scelta e decisione concreta, risultano essere i paladini di quelli che dalla crisi sono stati schiacciati. Questo anche grazie ad un'”opposizione” che continua a parlare di banche, mercati, legalità e rispetto dei trattati.
Molti hanno associato il gesto di Ciocca a quello di Krusciov (arg!), Fanon a proposito di quell’episodio scrisse: “quando Krusciov brandisce la scarpa all’ONU e la picchia sul tavolo (…) nessun rappresentante dei paesi sottosviluppati ride di questo. Perchè ciò che Krusciov mostra (…) è che lui, il mugik (il contadino) (…) tratta quei miserabili capitalisti come si meritano”.
Il grande inganno di questo governo è tutto lì: fanno la voce grossa, parlano, si muovono come “contadini” ma stanno dalla parte dei “latifondisti”.
*Potere al Popolo
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Fabrizio
Certo, ma PaP potrebbe anche rivendicare senza se e senza ma: FUORI L’ITALIA DALL’EURO, FUORI L’ITALIA DALLA UE! Cosa aspetta a pronunciarsi definitivamente sull’Italexit e sulla difesa della sovranita’ popolare contro l’eurocapitalismo?