Gli Stati Uniti, per la prima volta, ammettono che stanno esaminando l’ipotesi di un intervento militare ai danni del regime siriano. Lo apprende Barbara Starr, la corrispondente di punta della Cnn al Pentagono da due alti esponenti dell’amministrazione Obama.
Già nel corso della giornata, il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney aveva espresso l’irritazione della Casa Bianca nei confronti del veto opposto dalla Cina e dalla Russia alla risoluzione dell’Onu contro il regime sanguinario di Assad. Un voto che l’ambasciatrice americana all’Onu, Susan Rice, aveva definito «disgustoso». Ovviamente, le stesse fonti spiegano che l’America è comunque concentrata ad ampliare la pressione diplomatica ed economica pur di isolare la Siria.
Lo stesso Obama, intervistato dalla Nbc pochi minuti prima del Superbowl aveva insistito sulla necessità di aumentare il pressing diplomatico: «Penso che sia molto importante per noi provare a risolvere la situazione senza il ricorso alla forza, senza un intervento militare esterno. E credo che sia possibile». Ma, come sintetizza la ‘breaking news’ della Cnn, «L’America sta perdendo la pazienza».
Ambedue le fonti di Starr hanno riferito che al momento si tratta solo di piani operativi, che hanno solo l’obiettivo di essere pronti nel caso in cui la Casa Bianca dovesse chiedere di passare all’azione. «Il Pentagono – spiega uno di queste fonti – sta monitorando da molto vicino ogni sviluppo della situazione in Siria. Ma assolutamente nessuna decisione è stata presa riguardo un intervento militare».
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