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Ecuador, Correa si ricandida

Era prevedibile, ma in ogni caso è un segnale positivo non solo per l’Ecuador ma per tutto il continente latino americano che con grande determinazione sta costruendo un futuro all’insegna della sovranità popolare e dei rapporti sociali solidali, un idea di sviluppo progressista che si riflette nell’ALBA, l’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America.

Il Presidente Correa è arrivato in bicicletta nella sede della Commissione Elettorale Nazionale, insieme a Jorge Glas candidato alla Vicepresidenza, per presentare ufficialmente la sua candidatura. La carovana ciclistica rievocava l’importanza dei temi ambientali che permeano la Rivoluzione Cittadina , promossa da Aleanza Paiz e dal Presidente Correa.

Il concetto del “buon vivere” (“buen vivir”, o “sumak kawsay” in Quechua) che promuove una migliore qualità della la vita e la necessità di un progresso sociale in equilibrio con l’ecosistema, è stato incluso nella costituzione ecuadoregna, come aveva già fatto la Bolivia di Evo Morales.

Ad accompagnare Correa e Glas, c’era una folla di sostenitori anche loro in bicicletta, tra i diversi striscioni di sostegno al lavoro sin qui svolto dal governo, ne spiccava uno con la scritta “Gracias Sr. Presidente, los migrantes contamos contigo compañero” che ricordava la condizione degli ecuadoregni costretti ad emigrare per necessità, che vedono nel processo di emancipazione e di sviluppo del paese un obiettiva possibilità di riscatto e di ritorno alle loro case.

Lo scorso 10 novembre, di fronte alla platea dei 20.000 delegati , giunti per partecipare al II congresso Nazionale di Alianza Paiz , il Presidente Correa ha presentato i dieci punti sui cui si muoverà l’azione del suo governo, in piena sintonia con la Rivoluzione Cittadina e con gli obiettivi di emancipazione sociale dell’’Ecuador.

Il governo Correa ha rotto con le politiche neoliberiste dei precedenti governi, e ha ridato impulso all’economia del paese , indirizzandola verso gli interessi dei lavoratori e dei contadini ecuadoregni.

Oggi l’economia del paese è in crescita, il PIL è al 7.8% e la bilancia commerciale del periodo da gennaio a settembre di quest’anno si è chiusa con saldo positivo di 77,14 milioni di dollari, con un aumento del 202,4% rispetto al 2001 . Tutto questo direbbe poco se non fosse accompagnato dai dati legati allo sviluppo sociale che confermano l’indirizzo solidale dell’economia politica del governo Correa.

Come ha ricordato, proprio in questi giorni , il Ministro di coordinamento per lo Sviluppo Sociale Doris Soliz il tasso di povertà è passato dal 37.6 del 2006 % al 25.3 % di giugno 2012 , a questi dati si accompagnano il calo della mortalità infantile e della disoccupazione. Il tema dello sviluppo sociale è centrale per il governo Correa , in conferenza stampa Jorge Glas candidato alla Vicepresidenza, ha detto che lavorerà con Correa a sradicare la povertà nel paese attraverso la redistribuzione della ricchezza della nazione.

Il candidato alla Vicepresidenza Jorge Glas è conosciuto e apprezzato nel paese per l’impegno nel promuovere lo sviluppo di settori fondamentali come le telecomunicazioni e l’energia e ha ribadito che l’azione di governo sarà indirizzata allo sviluppo delle infrastrutture, alla cura della conoscenza e allo sviluppo tecnologico, questa è la sfida dei prossimi anni che saranno quelli del socialismo del XXI secolo.

A conferma di questo impegno è arrivata la notizia del lancio del primo satellite ecuadoriano per l’osservazione della terra “Pegaso”, che avverrà da una base russa nel febbraio 2013. Il risultato raggiunto dall’Agenzia Spaziale e Civile Ecuadoriana (EXA) fondata nel 2007, è di estrema rilevanza poiché attesta la capacità di sviluppare in proprio la tecnologia e la produzione di un satellite ottico. L’indipendenza tecnologica è un salto qualitativo di fondamentale importanza.

Facendo un bilancio dell’azione di Governo, il Presidente Correa ha evidenziato che in questi sei anni sono state rispettati i cinque punti posti all’inizio del mandato del 2007. Ma secondo il Presidente questo non è sufficiente, e per rispondere alle crescenti esigenze di sviluppo nazionale il programma di governo è stato ampliato con altri cinque obiettivi e direttrici di lavoro.
Il primo obiettivo è portare più a fondo la rivoluzione costituzionale e democratica, come sancito dalla Costituzione di Montecristi approvata a grande maggioranza dal popolo ecuadoregno nel 2008. Una votazione che ha segnato una svolta rispetto all’architettura liberista della precedente carta costituzionale.

Tra i dieci punti dell’azione di governo ci sono temi sociali come la riforma agraria, la redistribuzione della ricchezza , le riforme sul lavoro, lo sviluppo delle tutele, della sanità , oltre a temi etici e culturali quali la lotta contro la corruzione e l’accesso alla conoscenza e lo sviluppo culturale.

L’Ecuador di Correa e di Alleanza Paiz è fortemente inserito nel processo di indipendenza e progresso che sta avanzando in America Latina grazie all’ALBA, di cui fa parte. Correa più volte ha sottolineato che l’Ecuador ha sostiene il processo di integrazione latinoamericana attraverso l’UNASUR (Unione delle Nazioni Sudamericane), e attraverso la CELAC (Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi).

Di fronte ai delegati della II Assemblea Nazionale Rafael Correa ha ribadito l’importanza di vincere le prossime elezioni per avere la maggioranza necessaria nell’Assemblea Nazionale e portare avanti la Rivoluzione Cittadina ed il processo di integrazione e progresso sociale insieme ai popoli dell’America Latina.

Associazione e Rivista Nuestra America

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