“Fonti mediche a Gaza riferiscono di medici alle prese con ferite e ustioni mai viste nella loro carriera professionale”. Lo rende noto all’Adnkronos Salute Foad Aodi, presidente dell’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e del Co-mai (Comunità del mondo arabo in Italia), in costante collegamento telefonico con il direttore generale della Mezzaluna rossa palestinese, Kalad Gjwda.
“La situazione sanitarie e umanitaria é drammatica”, afferma il presidente dell’Amsi. “Manca di tutto: sacche di sangue, farmaci, attrezzature mediche. Ma soprattutto, non c’è elettricità sufficiente per garantire gli interventi chirurgici. Ci sono numerosi bambini gravemente feriti in attesa di un’operazione”. Aodi rilancia quindi l’appello affinché i paesi europei e arabi inviino “i medicinali e materiali richiesti. Non quelli – conclude – che in questo momento non sono indispensabili”.
Sugli effetti delle armi israeliane a Gaza vedi anche:
https://www.contropiano.org/it/archivio-news/documenti/item/12705-gaza-nuove-armi-provocano-malformazioni-nei-neonati
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